FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Pierina uccisa, una nuova pista: omicidio compiuto con due armi. “Oppure da più persone insieme”

Rimini: chi indaga non esclude che Louis abbia colpito con un coltello e poi ne abbia usato un altro per tagliare gli slip. La tesi della difesa: “È possibile ci fossero due soggetti, uno dei quali si è occupato solo del vilipendio”. A giorni la presentazione da parte della Procura della richiesta di incidente probatorio sul video della farmacia

Rimini, 12 ottobre 2024 – La resa dei conti potrebbe essere vicina. Quell’incidente probatorio con cui cristallizzare l’affidabilità della prova regina, il filmato del 3 ottobre 2023 alle 22.17 ripreso dalla cam3 della farmacia San Martino e in cui si vede un uomo di colore – sostengono gli investigatori – dirigersi verso il portone del civico 31 di via del Ciclamino, è infatti atteso a strettissimo giro di vite dalla Procura. È questa la mossa, incalzata nei giorni scorsi dal gip Vinicio Cantarini, ma non ancora raccolta fin qui né dall’accusa né dalla difesa di Dassilva, per dare un definitivo impulso in un senso o nell’altro all’inchiesta che da oltre un anno tiene con il fiato sospeso la città e cerca di fare luce sull’omicidio di Pierina Paganelli.

I test della polizia in via del Ciclamino ad agosto (foto archivio Migliorini); nel riquadro, Pierina Paganelli
I test della polizia in via del Ciclamino ad agosto (foto archivio Migliorini); nel riquadro, Pierina Paganelli

A suggerire questa direzione delle indagini è stato proprio il sopralluogo di mercoledì sera in via del Ciclamino 31, dove la squadra mobile è tornata con il figurante di colore per riprodurre ancora una volta le immagini riprese dalla farmacia qualche minuto dopo l’assassinio di Pierina nel seminterrato. Non solo. Gli investigatori si sono intrattenuti anche nel garage, per vagliare l’ipotesi di un’altra via di fuga presa dal killer della pensionata.

Ecco perché il materiale raccolto dalla mobile nel corso dell’ultimo sopralluogo verrà ora nuovamente sottoposto a consulenze tecniche ad hoc, anche per redigere in modo più preciso i quesiti che il pubblico ministero che coordina l’inchiesta, Daniele Paci, andrà a sottoporre all’interno della richiesta di incidente probatorio sul filmato. Non a caso proprio sul filmato, la colonna portante dell’impianto accusatorio alzato dalla Procura nei confronti di Louis Dassilva – unico indagato per l’omicidio di Pierina – nei giorni scorsi la difesa del metalmeccanico 34enne ha sollevato sempre più dubbi, sostenendo che la persona ripresa non sia il senegalese, bensì un altro condomino di via del Ciclamino. Per fugare ogni dubbio, la Procura è perciò al lavoro, mantenendo comunque la barra del timone investigativo dritta su Dassilva e nel perimetro dell’incidente probatorio verrà chiesto proprio a quel condomino che, stando alla difesa di Louis, sarebbe invece la persona nel video, di camminare vestito come la sera del delitto di fronte alla telecamera, nella medesima posizione della ripresa. Il tutto sarà eseguito di fronte ai consulenti di parte e al super perito che verrà poi nominato dal tribunale.

Questo senza escludere nemmeno l’ipotesi che quella sera Louis possa avere utilizzato anche due coltelli: uno per uccidere e, un altro, per tagliare gli slip di Pierina, dal momento che sull’intimo della donna non sono state trovate tracce di sangue. Un’azione sdoppiata, che se per la Procura sarebbe comunque da ricondurre al solo Dassilva – da capire se compiuta in uno o due tempi –, per Roberta Bruzzone, consulente di parte dell’indagato: “È possibile collocare due soggetti sulla scena del delitto in tempi diversi – ha sostenuto la criminologa a Ore14 –. Abbiamo fatto una ricostruzione alternativa e a noi pare possibile che un soggetto abbia operato per uccidere Pierina e che uno possa aver operato sulla scena del crimine successivamente per riposizionare la salma e farne vilipendio. Non escludiamo che questo possa essere avvenuto perché ridurrebbe drasticamente i tempi dell’aggressione e renderebbe interessante sviluppi alternativi”.