FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Pierina uccisa a Rimini: la nipote 17enne in Questura per circa quattro ore

Al via gli interrogatori dei testimoni: cruciale il confronto con la minorenne che è stata sentita in audizione protetta. La figlia di Manuela la sera dell’omicidio era rimasta in via del Ciclamino 31

Rimini, 17 giugno 2024 - Il valzer dei testimoni è cominciato. Il nuovo giro di interrogatori a quelle che nel giallo di Pierina Paganelli possono essere considerate figure sfocate sullo sfondo della storia non si è fatto attendere. Già da questa mattina, dalle 10 circa alle 14.20, la prima a essere convocata in questura per una nuova acquisizione di sommarie informazioni testimoniali non è stata altri che la nipote di Pierina. La ragazzina di 17 anni, figlia di Manuela Bianchi e di Giuliano Saponi: la giovane che era solita frequentare il gruppo di preghiera della nonna devota. Salvo mancare all’appuntamento la sera dell’omicidio, il 3 ottobre, quando invece era rimasta in via del Ciclamino 31, in casa sua al terzo piano, a cena con mamma Manuela e lo zio Loris.

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È proprio a quella sera del 3 ottobre, probabilmente, che gli investigatori della squadra mobile e il sostituto procuratore Paci torneranno nel corso di questo nuovo confronto con la 17enne, che si è svolto in audizione protetta, come previsto in caso di minori, per circa quattro ore.

A sinistra Manuela e Loris Bianchi, madre e zio della 16enne. A destra l'unico indagato Louis Dassilva
A sinistra Manuela e Loris Bianchi, madre e zio della 16enne. A destra l'unico indagato Louis Dassilva

La giovane, d’altronde, durante la prima sit aveva raccontato di aver cenato insieme a madre e zio (il padre Giuliano quel giorno si trovava ancora ricoverato in ospedale) e di aver seguito l’adunanza dei testimoni di Geova da remoto - dalle 20 alle 21.45 circa -. Dopodiché, la ragazzina aveva riferito di essere rimasta sul divano con il cellulare, mentre la madre e Loris avevano iniziato a parlare. Poi il ricordo, quell’ora: 22.15, che la 17enne aveva riferito di ricordare dopo aver guardato l’orologio mentre ancora la mamma e lo zio erano in casa. Un orario che, quindi, stando alla prima testimonianza della giovane, collocherebbe Manuela e Loris nell’appartamento con la giovane, mentre a qualche metro più in basso, nei sotterranei di via del Ciclamino 31, un assassino ancora ignoto straziava a coltellate la 78enne Pierina Paganelli.

Una versione, quella già resa dalla 17enne a chi indaga, su cui gli inquirenti hanno compiuto nel frattempo verifiche tecniche attraverso il sequestro del cellulare della ragazzina per scandagliare gli agganci alla rete Wi-Fi. Probabilmente gli investigatori ripartiranno da qui, dagli orari di quella sera e dall’utilizzo del telefonino, per ripercorrere il filo rosso della serata di Manuela e Loris attraverso i ricordi della giovane: anche alla luce delle recenti novità del caso.

Mentre dalla nipote di Pierina riprendono gli ‘interrogatori’ dei testimoni, il tempo di 10 giorni a disposizione della difesa dell’unico indagato Louis Dassilva per presentare la richiesta di incidente probatorio è agli sgoccioli e l’atto è atteso per le prossime ore.