Cesena, 12 novembre 2024 – L’audio dell’orrore di nuovo al setaccio. Saranno consegnati alla Procura di Rimini entro la fine dell’anno i risultati della perizia fonometrica disposta sulla traccia sonora proveniente da una telecamera posta in uno dei box auto sotterranei di via del Ciclamino, teatro dell’omicidio di Pierina Paganelli, commesso il 3 ottobre del 2023.
In quella traccia, messa a disposizione degli inquirenti dal proprietario del box, sono scolpiti gli ultimi istanti di vita dell’ex infermiera di 78 anni: una serie di rantoli strazianti, nel momento in cui la Paganelli ha esalato il suo ultimo respiro, dopo essere stata pugnalata per 29 volte. Rantoli seguiti da due “impulsi sonori” di tono più basso e greve. Un verso gutturale, a metà strada tra un sospiro e uno sbuffo di fatica, che secondo gli investigatori, coordinati dal pm Daniele Paci, è da attribuire a un soggetto maschile, l’assassino di Pierina. Su questo punto sono stati disposti accertamenti, che però non hanno consentito di trovare una corrispondenza precisa. Di certo quel suono appartiene a un uomo: che si tratti di Louis Dassiva, l’unico indagato per il delitto della Paganelli, in carcere dal 16 luglio? Ci sono però altri elementi sonori che hanno catturato l’attenzione degli inquirenti. Due suoni metallici: il primo, alle 22.10, che sarebbe quello dell’ascensore del palazzo in fase di discesa oppure di assestamento.
Il secondo, alle 22.14, sul quale permangono ancora dubbi da sciogliere. E’ proprio su questo che si stanno concentrando le attenzioni dei tecnici incaricati dalla Procurai. Secondo il pool difensivo di Dassilva (gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi), quel suono proviene da una porta tagliafuoco, spalancata dal presunto assassino per allontanarsi dal garage sotterraneo seguendo un percorso di fuga diverso da quello ravvisato dagli investigatori. Al contrario, gli inquirenti sostengono che il suono proviene dalla basculante di uno dei box auto, forse utilizzato dall’assassino per disfarsi di alcune prove. Intanto questo venerdì si svolgerà l’udienza per l’attribuzione dell’incarico riguardante l’incidente probatorio su quella che è considerata la prova regina a carico di Dassilva, il video della farmacia che alle 22.17 immortala una figura, ritenuta dagli inquirenti corrispondente a quella dell’assassino. Il test servirà a svolgere una comparazione tra Dassilva ed Emanuele Neri, il vicino di casa che ha affermato di essersi riconosciuto nella sagoma ripresa dalla telecamera.