La Piadina Romagnola Igp, riconoscibile dal simbolo del galletto, non è solo un prodotto della tradizione, ma è il simbolo vivente della cultura e della storia della Romagna. Un alimento semplice, con radici antiche, che oggi si conferma protagonista del panorama agroalimentare italiano e internazionale grazie al lavoro costante del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola. Nel 2023, la produzione certificata ha raggiunto numeri da record: 25.675.135 kg, registrando un incremento del +3,32% rispetto all’anno precedente. Una crescita che negli ultimi dieci anni ha visto quasi quadruplicare i volumi, passando dalle 6.778 tonnellate del 2014, anno del riconoscimento Igp, alle oltre 25.675 tonnellate dello scorso anno.
Attualmente, 20 realtà produttive hanno scelto di certificarsi, dalle piccole attività artigianali ai grandi marchi industriali. Di queste, 12 fanno parte del Consorzio, un organismo fondamentale che garantisce il rispetto del disciplinare e tutela il valore della Piadina Romagnola.
Il valore economico alla produzione ha toccato quota 62 milioni di euro nel 2023, con un incremento del +6,2% rispetto all’anno precedente, come evidenziato dal rapporto Ismea Qualivita 2024. Una crescita costante, che negli ultimi tre anni ha visto il prodotto aumentare del +17%, passando dai 53 milioni del 2021 ai 62 attuali.
"Tutelare la Piadina Romagnola significa valorizzare un intero territorio, un patrimonio di valori fatto di storia, tradizione e cultura racchiusi in un unico prodotto", dichiara Alfio Biagini, presidente del Consorzio. "La promozione che stiamo portando avanti, anche su invito del Ministero, sta dando risultati molto positivi. I consumatori sono sempre più attenti alla qualità e alla sostenibilità".
Leader nel settore dei panificati, la Piadina Romagnola Igp si conferma al top alla voce "Altre categorie Dop e Igp", che comprende prodotti da forno, pasta e dolci. A livello nazionale, è seconda solo alla Pasta di Gragnano Igp. Nella regione Emilia-Romagna, la piadina ribadisce il suo prestigio occupando il quinto posto tra i prodotti certificati, dietro a colossi come Parmigiano Reggiano Dop, Prosciutto di Parma Dop, Aceto Balsamico di Modena Igp e Mortadella di Bologna Igp. Uno degli obiettivi principali del Consorzio è la lotta alla contraffazione. "Il nostro mandato di tutela ci impone di vigilare affinché il disciplinare di produzione venga rispettato, proteggendo così i consumatori", spiega Biagini.
Guardando al futuro, il Consorzio punta ad espandersi nei mercati internazionali, in particolare nel Nord Europa e negli Stati Uniti. "Siamo pronti a portare la Piadina Romagnola oltre i confini nazionali, insieme all’Apt, per raccontare al mondo un prodotto che è simbolo di autenticità e tradizione. Il nostro obiettivo è rispondere a tutti, essere una realtà aperta al dialogo e disponibile all’ascolto", aggiungono Valentina Bonfè e Manuela Brancatisano della segreteria del Consorzio.