Il Pd in balia delle correnti. Tanto che la scelta finale dei quattro candidati riminesi alle regionali potrebbe slittare di qualche giorno. La direzione provinciale dei dem, già convocata per il 16 settembre, quel giorno rischia – se non si troverà un accordo tra le varie anime del partito – di dover rinviare la decisione. Oppure, e sarebbe lo scenario peggiore per il partito, di dover andare alla conta per scegliere i candidati. La riunione di martedì sera tra i segretari dei circoli Pd della città di Rimini e le consultazioni avvenute a Bellaria hanno complicato ulteriormente il quadro delle candidature. Per il momento gli unici nomi che sembrano certi sono Emma Petitti, presidente dell’assemblea legislativa regionale, e Simone Gobbi, presidente del consiglio comunale di Riccione. Gobbi è il nome indicato da Riccione e dai circoli della zona sud della provincia. La Petitti è risultata la più votata nelle consultazioni fatte nei 14 circoli cittadini di Rimini. In 8 circoli ci sono state vere e proprie votazioni: la Petitti è quella che ha raccolto più preferenze (93). A Rimini Nadia Rossi, consigliera regionale uscente, ha collezionato 64 voti. Nella zona nord della provincia, a Santarcangelo e in altri circoli della Valmarecchia il nome emerso è quello di Alice Parma, ex sindaca di Santarcangelo. Ma a Bellaria, dove il circolo ha scelto di votare, sono andate 18 preferenze al consigliere Andrea Silvagni, 14 alla Petitti, 4 alla Nadia Rossi.
Come finirà? Nella direzione Pd è stato deciso (nei mesi scorsi) che due candidati siano di Rimini, uno della zona sud e uno della zona nord. Per Petitti e Gobbi a questo punto non ci dovrebbero essere problemi. Se passa la ricandidatura della Rossi, la Parma è fuori e al suo posto è candidato Silvagni. Se passa il nome della Parma, il quarto candidato sarà uno tra Edoardo Carminucci e Giacomo Gnoli, i due uomini più votati nei circoli.