"Perdiamo un uomo di cultura che amava profondamente la città"

Il ricordo della sindaca Angelini. Cesarini: "Gli sono grato, mi ha insegnato tanto"

"Perdiamo un uomo di cultura che amava profondamente la città"

"Perdiamo un uomo di cultura che amava profondamente la città"

"Lo Magro era un grande uomo di cultura, un divulgatore appassionato e instancabile, un trascinatore che ha insegnato ad amare Riccione a tutte le generazioni, un uomo travolgente e appassionato, pieno di idee e iniziative". Così l’amministrazione comunale di Riccione esprime il suo cordoglio per la perdita del ‘babbo’ di Famija Arciunesa e si stringe alla famiglia in un grande abbraccio. "Giuseppe ci ha lasciati, mantenendo incondizionato il suo sconfinato amore per Riccione – evidenzia la sindaca Daniela Angelini – Neppure tre settimane fa mi aveva contattata per l’ennesima iniziativa, per il bene della nostra città. Giuseppe è stato un esempio di contagioso altruismo, un infaticabile cultore delle radici della nostra Riccione. Come sindaca mi impegno a onorarne la memoria con la sua famiglia e Famija Arciunesa. Ciao Giuseppe, Riccione ti deve tanto". "La scomparsa di Lo Magro mi ha lasciato un grande vuoto – commenta Simone Gobbi, presidente del consiglio comunale –. L’ho conosciuto prima come scrittore di commedie dialettali, poi come ‘padre’ di Famija Arciunesa e nell’ultima campagna elettore. Mi ha colpito la sua umiltà. Mi mancheranno le chiacchierate al bar sulla nostra Inter".

"Giuseppe mi ha preso per mano in Famija Arciunesa e mi ha insegnato tanto, soprattutto a far battere forte il mio cuore per la città. Sfido a trovare una persona con lo sguardo così luminoso quando ne parlava, sapeva essere contagioso, travolgente – osserva l’attuale presidente Francesco Cesarini –. Ricordo la sua felicità alla festa dei 40 anni di Famija Arciunesa: gli ero da poco succeduto, a fine serata mi disse: ‘Famija Arciunesa è in buone mani’, in dialetto".