"Come altri colleghi segretari comunali del Partito democratico ho visto che sulla sua pagina Facebook il candidato di Fratelli d’Italia Nicola Marcello ha pubblicato un facsimile della scheda elettorale. Peccato che la stessa non sia ancora disponibile, mancando la diffusione ufficiale da parte della prefettura. Mi chiedo se siamo noi ’poco furbi’ o lui disponga di canali diversi". La polemica viene sollevata da Francesca Pieraccini, segretaria comunale del Pd a San Giovanni. Ma i mal di pancia sono diffusi nell’intera coalizione di centrosinistra, in vista del voto alle regionali del 17 e 18 novembre. "Tra l’altro – rincarano dal Pd – per la preparazione, la stampa e la diffusione dei facsimile servono almeno 4 o 5 giorni dopo la comunicazione ufficiale della prefettura. Che, ripeto, non è ancora avvenuta. Sabato scorso si sono soltanto svolto le operazioni di sorteggio dei nomi. Io faccio campagne elettorali da... una vita. Ed è la prima volta che mi capita qualcosa del genere". Ritiene si possa ricavare un vantaggio indebito da una ’partenza anticipata’? "Penso proprio di sì – chiosa la Pieraccini –, visto che mancano poco più di due settimane al voto, anticipare anche solo di qualche giorno, diffondendo come ha fatto Marcello una scheda elettorale in facsimile con il suo nome e tanto di croce, può dare un vantaggio".
"Non permetto a nessuno di darmi dello scorretto o peggio – la replica di Nicola Marcello –. Mi pare che dal fronte Pd cresca la paura di perdere. Aggiungo che è vergognoso che il Pd paventi anche solo l’ipotesi che io possa avere delle ’soffiate’".
Che cosa è successo invece?
"E’ evidente – prosegue Marcello – che loro non conoscono la normativa. Quel facsimile l’ho semplicemente costruito io, con la consulenza di persone esperte nel ramo, e se quando arriverà il facsimile ufficiale il mio si dovesse rivelare sbagliato non farò altro che annullarlo". In base a cosa l’ha realizzato? "Basta leggere la circolare che la Regione Emilia Romagna ha diffuso a riguardo. Incrociarla con il sorteggio dell’ordine dei candidati a presidente: primo De Pascale, poi la Ugolini, poi altri. Si fa il conteggio delle liste a supporto di ciascun candidato, che ovviamente non sono le stesse in ogni provincia, e con semplici verifiche di impaginazione grafica si vede come si potranno incasellare i nomi dei candidati consiglieri. Ci siamo basati semplicemente sulle normative. Nessuna fuga in avanti. Piuttosto..." Dica. "E’ invece scandaloso – chiosa Marcello – che loro abbiano di fatto ’costretto’ una persona che aveva fatto una foto con me a un evento pubblico, persona che lavora in una partecipata comunale, a chiedermi di cancellare quella foto. Roba da Minculpop".
m.gra.