MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Paura per un cacciatore, accerchiato da tre lupi: "Così sono riuscito a metterli in fuga"

Lui e un amico avevano appena abbattuto un capriolo a Verucchio. Si moltiplicano le segnalazioni, anche in pianura: alcuni sono. stati avvistati nei pressi dell’aeroporto e nella zona dei Padulli.

Rimini, 21 febbraio 2024 – Fanno paura. Soprattutto quando capita di trovarseli di fronte. Gli avvistamenti dei lupi stanno diventando sempre più frequenti nel Riminese. Non solo in Valconca e in Valmarecchia. Alcuni giorni fa un esemplare è stato visto (e filmato) dietro l’aeroporto Fellini, vicino alla pista per i gokart a Riccione.

A Rimini alcune fototrappole sistemate per i cinghiali hanno immortalato i lupi ai Padulli e vicino al depuratore di via Marecchiese. Altri erano stati segnalati nei mesi passati anche vicino allo stadio del baseball. Anche a Santarcangelo e in altri comuni in pianura, nelle ultime settimane, i lupi sono stati avvistati vicino a case e strade. E domenica scorsa un cacciatore si è ritrovato accerchiato da tre lupi, mentre attendeva l’amico che era andato a prendere la macchina per caricare la carcassa di un capriolo.

"Eravamo sulla collina del Ventoso a Verucchio – racconta lui, un 42enne riminese –. Avevamo sparato a un capriolo, per la caccia di selezione autorizzata dalla Provincia. Io ero rimasto lì sul posto, con l’animale appena abbattuto, in attesa che il mio amico tornasse con l’auto per caricarlo. All’improvviso sono spuntati fuori tre lupi... Avevano sentito l’odore del capriolo. Mi hanno circondato".

Gli animali si sono avvicinati a lui a pochi metri, ma l’uomo ha cercato di mantenere il sangue freddo. "Ho iniziato a urlare e ad agitarmi con le mani, nel tentativo di spaventarli, anche se in realtà ero io quello che aveva paura...".

Il tentativo, per fortuna, è andato a buon fine. "Dopo alcuni secondi, che a me sono sembrati un’eternità, i lupi se ne sono andati". E poco dopo è arrivato sul posto il suo amico con l’auto. "Da tempo ho smesso di andare a caccia da solo, proprio per il timore di brutti incontri – racconta – Anche nella nostra provincia i lupi si stanno moltiplicando, in certe situazioni non sai mai come possono reagire".

È notizia dell’altro ieri l’aggressione subita da un 73enne in Alto Adige, morto in ospedale poche ore dopo il suo ritrovamento. Sul corpo l’uomo presentava profonde ferite, causate da un lupo o forse da un cane di grossa taglia. Saranno gli esami del dna ora a stabilire da che tipo di animale è stato attaccato.

Nel corso degli ultimi anni, gli avvistamenti di lupi nel Riminese, così come nel resto della Romagna, sono andati aumentando sempre di più.

"Ma la popolazione non è aumentata, è stabile da tempo – assicura Giampiero Semeraro, il coordinatore del monitoraggio dei lupi nella nostra provincia –. Anche nell’ultimo monitoraggio, terminato da poco, non è stato rilevato un incremento sensibile di esemplari". Nel Riminese si contano circa una cinquantina di lupi.

 "Sono aumentati gli avvistamenti – spiega Semeraro – perché sempre più lupi si spingono in pianura, a caccia delle prede. Seguono gli spostamenti di cinghiali e caprioli soprattutto, i quali scendono verso valle per trovare cibo".

Ecco perché, continua Semeraro, "è sempre meno raro imbattersi nei lupi anche nelle zone di pianura". Molti di quelli avvistati a Rimini sono "lupi solitari, allontanati dal branco". Non bisogna mai dimenticare che "i lupi sono animali capaci di fare parecchi chilometri in un giorno". Da anni gli agricoltori del Riminese chiedono interventi alla Regione e alla Provincia, per tutelare i loro animali contro gli attacchi dei lupi. Un anno fa tre cuccioli di alpaca di una fattoria didattica di Sant’Ermete, a Santarcangelo, sono stati sbranati dai lupi.