REDAZIONE RIMINI

Paura in via del Ciclamino. Figlia violenta minaccia la madre con un coltello

In un altro condominio della strada in cui 11 mesi fa è stata uccisa Pierina una donna è stata arrestata per maltrattamenti sull’anziana parente.

La polizia in via del Ciclamino (. foto d’archivio Migliorini

La polizia in via del Ciclamino (. foto d’archivio Migliorini

Ai residenti di via del Ciclamino il blitz notturno di qualche giorno fa è sembrato quasi la normalità. Uno dei tanti che da undici mesi a questa parte la maxi inchiesta sull’omicidio di Pierina Paganelli ha provocato al civico 31 e limitrofi. Questa volta però, l’attenzione della polizia non è andata al terzo piano e annessi sotterranei dove la 78enne è stata uccisa, bensì gli agenti si sono diretti in un altro dei palazzoni che affollano la strada. Lì da dove era giunta una segnalazione per una donna che fuori si sé stava avendo una furiosa lite con la propria madre.

I poliziotti, accorsi in forze, hanno così scoperto una donna di circa quarant’anni su tutte le furie che, in stato di alterazione, inveiva e minacciava l’anziana madre che vive nell’appartamento di fronte a quello della figlia. Nell’immediatezza l’intervento ha permesso agli agenti di riportare la calma nel condominio, accertando però che quella lite furibonda fosse soltanto la punta di un iceberg di maltrattamenti in famiglia che la quarantenne avrebbe perpetrato nei confronti della madre per diverso tempo.

Stando a quanto è stato possibile ricostruire ai poliziotti, la donna sarebbe arrivata – qualche mese prima dell’episodio che ha portato all’intervento delle forze dell’ordine – anche a minacciare di morte l’anziana mamma, il tutto brandendo un coltello da cucina per intimidirla. Alla base delle presunte vessazioni ci sarebbe stato un temperamento alterato da parte della figlia, con annesse richieste di denaro.

A seguito dell’accaduto, nei confronti della quarantenne era poi scattata la misura del divieto di avvicinamento. Ma non sarebbe bastato nemmeno questo provvedimento di allontanamento da casa a fare desistere la donna dal suo atteggiamento violento. Tant’è infatti che già la sera immediatamente successiva alla notifica del provvedimento la donna si sarebbe ripresentata in via del Ciclamino, attaccandosi al campanello di casa della madre per poi riprendere con il repertorio di offese e di minacce. Abbastanza per portare la vittima e i vicini, spaventati, a chiamare la polizia una seconda volta. Tornati sul posto gli agenti, riscontrando l’aperta violazione del divieto di avvicinamento alla madre da parte della figlia, hanno arrestato la donna e su disposizione dell’autorità giudiziaria è arrivato l’aggravamento di misura, con il trasferimento della donna al carcere femminile di Forlì, dove si trova tuttora.