ANDREA OLIVA
Cronaca

Pasqua, salvataggi in rivolta. Stabilimenti aperti senza il servizio. Salvini: "Stagione unica per tutti"

L’accordo raggiunto tra i bagnini e la Capitaneria non va giù. Intanto il vicepremier annuncia un’ordinanza nazionale: sorveglianza obbligatoria dalla terza settimana di maggio alla terza di settembre .

Acque agitate tra i marinai di salvataggio L’associazione e la Cgil sono pronte a fare un esposto

Acque agitate tra i marinai di salvataggio L’associazione e la Cgil sono pronte a fare un esposto

Pasqua con torrette vuote e salvataggio garantito solo dalla terza settimana di maggio. La stagione balneare parte con polemiche e tensioni tra i marinai di salvataggio e le cooperative dei bagnini. Al centro dello scontro, l’accordo raggiunto tra queste ultime e la Capitaneria di porto, e la recente ordinanza della Regione Emilia-Romagna che regola il servizio di salvamento. La Cgil non ci sta e annuncia battaglia. "Non siamo per nulla soddisfatti", attacca Francesco Guitto, referente sindacale del comparto per la Cgil. La miccia si è accesa con la conferma che anche quest’estate, come nel 2024, il servizio di salvataggio durante la pausa pranzo sarà garantito solo a torrette alterne, con un bagnino ogni due postazioni, nel caso di gestione collettiva e con almeno tre torrette contigue. Una modalità che, secondo il sindacato, riduce la sicurezza. "Il servizio in pausa pranzo non ci trova d’accordo. I lavoratori sono preoccupati e valuteremo con i nostri legali eventuali ricorsi o esposti, dopo aver discusso la questione in assemblea", aggiunge Guitto. Il nodo è quello della copertura nei mesi di aprile e maggio. L’accordo transitorio siglato tra le cooperative dei bagnini e la Capitaneria prevede che le torrette di salvataggio siano operative solo nei weekend più affollati, e non nei giorni feriali, fino all’avvio ufficiale della stagione. Un compromesso reso possibile dalla possibilità per gli stabilimenti di esporre un documento di valutazione dei rischi e cartelli ben visibili per segnalare l’assenza del servizio di salvataggio. Una soluzione "sperimentale e condivisa", secondo l’assessore regionale al demanio Roberta Frisoni, che assicura: "Monitoreremo gli esiti e al termine dell’estate torneremo a confrontarci con le associazioni di categoria per valutare eventuali correttivi". A mettere ordine a livello nazionale è intervenuto però il vicepremier Matteo Salvini. In risposta alle divergenze territoriali sulla definizione della stagione balneare, ha annunciato l’emanazione di una norma unica valida in tutto il Paese: "È indifferibile un quadro normativo omogeneo. Ieri il Comando generale delle Capitanerie ha firmato un’ordinanza che stabilisce la stagione balneare dalla terza settimana di maggio alla terza settimana di settembre". In questo arco temporale, sarà obbligatorio attivare postazioni di salvataggio in tutti gli stabilimenti. Resta la possibilità di aprire le strutture anche prima, per attività di ristorazione o elioterapia, ma senza obbligo di bagnini e con chiara segnalazione della loro assenza. Per l’estate l’ordinanza regionale fissa il servizio di salvamento attivo senza interruzioni dalle 9.30 alle 18.30. Ma la deroga per la pausa pranzo agita i sindacati. Per la Cgil, si tratta di una soluzione al ribasso che mette a rischio la sicurezza in spiaggia e peggiora le condizioni di lavoro dei marinai di salvataggio.

Andrea Oliva