Parte la corsa contro il tempo per finire l’ultimo tratto del molo

A fine stagione riprenderanno i lavori di prolungamento del portocanale di Igea: vanno finiti entro fine anno

Parte la corsa contro il tempo per finire l’ultimo tratto del molo

A fine stagione riprenderanno i lavori di prolungamento del portocanale di Igea: vanno finiti entro fine anno

"Ripartiremo con i lavori di prolungamento del molo di levante e la messa in sicurezza del porto appena terminata ufficialmente la stagione balneare, dopo la metà di settembre. Avremo tempo per completare l’opera entro il 31 dicembre per non rischiare di perdere i finanziamenti pubblici. Ma non vedo ragioni di preoccupazione". A fare il punto sul progetto voluto dall’amministrazione comunale è lo stesso tecnico incaricato, l’ingegner Alessandro Mancinelli, docente universitario, tra i massimi esperti in materia.

"Ora ripartiremo – continua – naturalmente con i lavori in mare, con la ulteriore posa delle pietre ciclopiche, dopo che lo scorso maggio sono stati posizionati i soli basamenti (per una larghezza di circa cinque metri, ndr) dando stabilità a quello che ora si appresta a diventare l’intervento completo di messa in sicurezza del portocanale. Le pietre dovranno insomma ’uscire dall’acqua’. Faremo delle scogliere come a Rimini. Poi per le rifiniture, e l’installazione del nuovo faro, avremo tempo anche in un secondo momento".

Il progetto di prolungamento del molo lato Igea Marina, per un’ottantina di metri, prevede la posa di circa 30mila tonnellate di massi ciclopici. Che arriveranno dalla Croazia, isola di Brac, trasportati da una chiatta da 6mila tonnellate. "Serviranno cinque viaggi per averle tutte a disposizione – aggiunge Mancinelli –. L’impresa Mentucci, incaricata dell’opera, ha già comprato le boe richieste dalla Capitaneria di Porto, un numero lievemente inferiore a quello ipotizzato inizialmente".

A ridosso dell’inizio dell’estate, quando il rinvio dell’intero lavoro sembrava scontato, con un colpo di reni si è deciso di procedere con almeno un primo step, dopo un confronto tecnico del Comune di Bellaria Igea Marina con la Capitaneria di Porto a Rimini al quale era presente anche il progettista dell’intervento, l’ingegnere Mancinelli. In precedenza l’opera era stata sospesa per l’impossibilità, da parte della ditta Mentucci, che ha vinto l’appalto dei lavori, e del progettista, di reperire in tempo utile le 13 boe speciali luminose per la sicurezza della navigazione. Com’è noto il progetto, atteso da anni, prevede il prolungamento del porto, lato levante. Un intervento da 2,4 milioni di euro, rispetto ai due milioni previsti inizialmente, a causa dell’aumento delle materie prime. Per avere il via libera all’intervento sono state necessarie due conferenze dei servizi, con autorizzazione dal Ministero dell’Ambiente giunta il 22 settembre 2023, poco più di un anno fa. Poi una serie di tappe burocratiche forzate di carattere amministrativo, fino alla consegna il 27 febbraio degli specchi acquei. Le cose si sarebbero complicate per la peraltro prevedibile richiesta dell’ente ’Mari e Fari’, dell’installazione dei segnali speciali per le navi in transito. Che non erano immediatamente disponibili. Reperite in estate. Ora si può procedere.

Mario Gradara