MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Parlano i figli di Pierina: "Adesso vogliamo sapere chi ha massacrato nostra madre e per quale motivo l’ha fatto"

Gli avvocati dei famigliari: "L’avviso di garanzia a Louis Dassilva non significa che è colpevole. Ma ora si potranno eseguire quegli accertamenti che aiuteranno a risolvere il caso". .

Parlano i figli di Pierina: "Adesso vogliamo sapere  chi ha massacrato nostra madre e per quale motivo l’ha fatto"

Parlano i figli di Pierina: "Adesso vogliamo sapere chi ha massacrato nostra madre e per quale motivo l’ha fatto"

Rimini, 7 giugno 2024 – La loro fiducia negli investigatori e nella Procura, in questi mesi, non è mai venuta meno. Nemmeno nei momenti in cui l’indagine pareva essersi incagliata. E ora che hanno saputo che Louis Dassilva, il vicino di casa, è indagato per il delitto della madre, i figli di Pierina Paganelli sperano che si arrivi presto a una svolta. Vogliono tutta la verità Giacomo, Chiara e Giuliano, marito di Manuela, che con Louis ha avuto una relazione clandestina. Vogliono sapere chi ha ucciso Pierina la sera del 3 ottobre e perché. Le prime reazioni della famiglia sono affidate a Monica e Marco Lunedei, gli avvocati che li assistono fin da quando Giuliano è stato vittima del terribile incidente in via Coriano, nel maggio 2023. "Essere iscritti nel registro degli indagati non significa essere colpevoli – premettono i legali – Ma, al tempo stesso, l’esito a cui si è arrivati finora dimostra che la pista seguita dagli inquirenti è sempre stata coerente". Perché "l’indagato è tra le 4 persone su cui si sono concentrati fin da subito i sospetti". Come dire: non c’è nessun quinto uomo, come sostiene la difesa di Manuela Bianchi.

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Giuliano, Chiara e Giacomo Saponi, che in questi 8 mesi di dolore, angoscia e anche rabbia – per le illazioni sulla loro madre e su di loro – ora chiedono soltanto una cosa: "Vogliamo la verità. Vogliamo sapere chi ha ucciso nostra madre, perché l’ha fatto". Non una parola di più, per il momento, in attesa di capire dove approderà l’indagine. "I figli di Pierina – aggiungono i loro avvocati – ringraziano la Procura e gli investigatori per il lavoro fatto fin qui. Hanno sempre avuto piena fiducia negli inquirenti, e non si sono mai sentiti soli". Anche quando, com’è capitato nelle ultime settimane, la nuora Manuela e i suoi difensori hanno insistito sulla tesi che Pierina aveva un ammiratore segreto. Versione più volte smentita dai figli della vittima, che dieci giorni fa, attraverso i loro legali, avevano detto: "Non tollereremo più che vengano gettate ombre sulla figura di nostra madre, e che ci venga attribuita falsamente la conoscenza di fatti mai verificatisi".

Ora, con l’avviso di garanzia notificato a Louis e gli accertamenti che saranno condotti sul Dna prelevato dalla scena del crimine e dal corpo di Pierina, i figli confidano nella svolta. "Si potranno fare – concludono gli avvocati Marco e Monica Lunedei – quegli esami tecnici irripetibili che potranno aiutare gli inquirenti a risolvere il caso".