Paradiso dei vip a San Marino: c’è il via libera

Il Consiglio grande e generale dice sì alle residenze fiscali non domiciliate. Sindacati duri: "Un ritorno al passato, tra elusione ed evasione"

I sindacati hanno ribadito la propria contrarietà al Des

I sindacati hanno ribadito la propria contrarietà al Des

San Marino, 25 agosto 2023 – Mostra solidità la maggioranza in Consiglio grande e generale. Così, le residenze fiscali non domiciliate, contenute negli articoli 10 e 11 della legge di bilancio, hanno il via libera in seduta notturna.

Nonostante la bufera delle ultime settimane, nonostante il muro alzato in aula dall’opposizione.

"L’ostinazione del governo nel portare a termine lo spacchettamento del famigerato Des in più provvedimenti ha avuto successo – dicono dal sindacato – Evidentemente il suggerimento di dividere il progetto sul Des in più parti è stata una strategia vincente, riproporlo in assestamento di bilancio per renderlo non assoggettabile a referendum tranquillizza i futuri beneficiari di questa norma".

Come affermato da più parti, sottolineano Cdls, Csdl e Usl, "quella che è stata approvata è la parte peggiore del Des. È indubbio che questo governo e la maggioranza che ha votato gli articoli incriminati avranno la piena responsabilità delle ricadute negative in termini di trasparenza, fiducia e credibilità del nostro Paese. È fin troppo evidente che tali norme attrarranno a San Marino inevitabilmente i tanto decantati ‘nomadi digitali’ ma anche i famigerati ‘nomadi fiscali’: parliamo di un sottobosco fatto di opacità, transazioni in criptovalute, speculazioni finanziarie o sulle materie prime, triangolazioni finanziarie e commerciali con Paesi e similari che dovrebbero essere tenuti ben lontani – e non certamente attratti – dal nostro Paese. Aver poi ricompreso tra i possibili beneficiari delle residenze anche i residenti fiscali in Italia, inizialmente esclusi dalla norma in prima lettura, siamo convinti che creerà inevitabili tensioni e problemi con la vicina Italia e comporterà il rischio concreto di attrarre colletti bianchi collegati ad organizzazioni criminali".

Per i sindacati si tratta di "un vero e proprio ritorno al passato, tra elusione ed evasione".