
Gli avvocati Salvatore e Andrea Di Grazia
"Temiamo che il nostro ragazzo possa aver subito molestie sessuali durante i suoi primi anni di vita. Aiutateci a capire cos’è successo veramente per consentirgli di voltare pagina e iniziare una nuova vita". E’ questo l’appello che arriva da una coppia di genitori riminesi affidatari di un giovane, oggi poco più che maggiorenne, al centro di una complessa vicenda finita ora sul tavolo della Procura di Rimini, a seguito di due esposti presentati dagli avvocati Salvatore e Andrea Di Grazia.
Il giovane, a cui è stato diagnosticata una forma di autismo, è affidato alle cure della coppia dal 2009, da quando cioè aveva appena tre anni. Ed è proprio su quei tre anni, trascorsi lontano dalla nuova famiglia, che si concentrano le attenzioni dei genitori affidatari. "Giancarlo (è un nome di fantasia, ndr) è stato accolto nella nuova casa insieme al fratello di qualche anno maggiore di lui – spiegano gli avvocati Di Grazia –. Il loro padre naturale è stato condannato in via definitiva per pedofilia, ma anche dopo la sentenza avrebbe continuato, di nascosto, a frequentare la moglie, che in quel periodo era ospite di una comunità. Ed è proprio in questo contesto che è stato concepito Giancarlo".
Trascorsi tre anni, il piccolo è stato affidato alla coppia di riminesi, i quali "si sono trovati ad accudire un bambino che progressivamente ha evidenziato gravi problemi psicologici. I clinici ai quali i genitori affidatari si sono rivolti hanno ripetutamente affermato che la conoscenza di quanto avvenuto a Giancarlo in quel periodo di presenza del padre nella sua vita sarebbe di grande importanza diagnostica. Solo grazie all’insistenza dei genitori affidatari, a Giancarlo è stata diagnosticata una sindrome autistica di primo livello".
"Il fratello – aggiungono i legali – ha riferito di episodi in cui Giancarlo sarebbe stato protagonista di contatti con adulti. Giancarlo, con il crescere dell’età ha manifestato sintomi quali disturbo del sonno, interessi particolari e ossessivi, aggressività verso le cose e le persone. Di fronte all’inerzia delle istituzioni, gli affidatari hanno ritenuto di attivarsi privatamente per valutare la situazione personale e medica di Giancarlo attraverso una perizia redatta da una psichiatra".
Attualmente il giovane è seguito da un centro per l’autismo di Rimini. Nonostante il cambio di passo, Giancarlo si trova ancora a vivere una situazione di difficoltà: "il quadro attuale è quello di un ragazzo che vive barricato in casa, va a fatica a scuola, se non supportato dagli adulti di riferimento non svolge pratiche igieniche". Per questo motivo, concludono gli avvocati Di Grazia, "riteniamo che una comprensione più approfondita potrebbe essere utile a fini diagnostici e clinici" per aiutare Giancarlo a cambiare vita.