REDAZIONE RIMINI

Open Fiber mette i borghi al centro. Il ‘caso’ Santarcangelo fa scuola

Dal piano ‘Italia 1 giga’ a quello per le aree bianche: gran parte del territorio è raggiunta dalla fibra ottica .

Dal piano ‘Italia 1 giga’ a quello per le aree bianche: gran parte del territorio è raggiunta dalla fibra ottica .

Dal piano ‘Italia 1 giga’ a quello per le aree bianche: gran parte del territorio è raggiunta dalla fibra ottica .

di Marco Principini

SANTARCANGELO (Rimini)

C’è anche Santarcangelo al centro dei progetti di Open Fiber. L’azienda, principale operatore italiano nelle connessioni in fibra ottica fino a casa e tra i leader in Europa, sta sviluppando sul territorio del comune in provincia di Rimini l’infrastruttura per garantire una connessione internet ultraveloce a cittadini e imprese. Per la gioia del sindaco Filippo Sacchetti. "La fibra ottica – spiega – è una risorsa fondamentale per Santarcangelo, perché ne aumenta l’attrattività sotto ogni punto di vista e a beneficio di tutti: residenti, aziende e turisti".

Un passo indietro. Sono due le direttrici lungo le quali si muove l’intervento di Open Fiber. La prima è quella delle cosiddette aree bianche o a fallimento di mercato. A Santarcangelo sono circa 1.600 le unità immobiliari già in vendibilità – dunque raggiunte dalla fibra ottica – per un’infrastruttura realizzata che è di oltre 30 chilometri. Nel dettaglio, Open Fiber sta realizzando nelle aree bianche oggetto dei tre bandi Infratel, con il contributo economico delle regioni, un’infrastruttura che punta a ridurre il divario digitale fornendo servizi di connettività a banda ultra larga. Complessivamente, il piano coinvolge oltre 6mila comuni in Italia.

Ci sono poi le aree del piano ‘Italia 1 giga’, di cui anche Santarcangelo fa parte: anche in questo caso sono circa 1.600 i civici che verranno collegati, l’infrastruttura da realizzare è di circa 76 chilometri. Il progetto ‘Italia 1 giga’ rientra nei piani di intervento pubblico della strategia italiana per la banda ultra larga, finanziato e promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e attuato da Infratel Italia. Ai fondi pubblici, che ammontano al 70% del progetto, si aggiunge un ulteriore 30% finanziato da Open Fiber. L’intervento riguarda zone non coperte da almeno una rete in grado di fornire velocità di connessione in download pari o superiori a 300 Mbit/s. Quel che è certo è che Open Fiber sta mettendo i borghi al centro. Santarcangelo ne è la testimonianza.

"Avere o non avere la fibra ottica – continua Sacchetti – fa tutta la differenza del mondo, anche per gli enti pubblici stessi. Pensiamo ai servizi più efficienti che una pubblica amministrazione può offrire". Un percorso virtuoso nel segno della digitalizzazione, quello del Comune in provincia di Rimini, avviato già da tempo: innovazione e sicurezza informatica sono al primo posto nelle strategie di sviluppo. "Grazie agli interventi di Open Fiber – continua Sacchetti – ci ritroveremo con gran parte del territorio comunale coperta dalla connessione via internet con fibra ottica. In un territorio di 45 chilometri quadrati come il nostro, è fondamentale: si riduce al minimo la disparità tra zone centrali e perifiche, il vantaggio per le aziende e per le attività economiche in generale, anche quelle legate al turismo, è innegabile. A Santarcangelo – osserva il sindaco – abbiamo circa 2.500 partite Iva, grandi aziende e professionisti che dalla presenza della fibra ottica traggono evidenti benefici. Per questo ne faccio un discorso di attrattività".