La prima scritta ingiuriosa era apparsa a novembre, sulla porta dell’appartamento al terzo piano di via Del Ciclamino dove - fino a qualche mese fa - risiedeva Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli. A gennaio era stata la volta di una lettera anonima e di nuove scritte calunniose, questa volta sul cimitero di Sogliano dove riposa l’ex infermiera 78enne, massacrata con 29 coltellate il 3 ottobre scorso. Nei giorni scorsi Manuela è tornata nuovamente nel mirino. Degli sconosciuti hanno vergato delle offese sessiste sulla carrozzeria della sua auto.
Un nuovo, inquietante episodio che si aggiunge ai tanti che si sono succeduti, in questi ultimi mesi, attorno al condominio, teatro di un efferato delitto ancora senza colpevole. A raccontarlo è stata la stessa Bianchi, in un lungo sfogo al programma "Storie Italiane" andato in onda ieri su Rai1. "Dopo le scritte nei sottopassaggi mi hanno scritto su tutta la macchina con gli stessi epiteti – ha detto Manuela –. Ho ricevuto due lettere anonime scritte a mano con la stessa calligrafia con l’augurio di morire. Mia figlia è esageratamente provata e sotto una pressione enorme, ha attraversato dolori grandissimi. L’incidente del padre (Giuliano Saponi, investito la mattina del 7 maggio a poche centinaia di metri da casa mentre si recava al lavoro, ndr), lui che torna ma è una persona diversa, la morte della nonna, in quel modo, nelle nostre scale. Loro avevano un bellissimo rapporto, era sempre con lei".
Quindi Manuela è tornata a parlare del suo rapporto con Louis Dassilva, il vicino di casa ed ex amante. "Mi hanno fatto male le dichiarazioni, queste insinuazioni sibilline che io in qualche modo avrei cercato di portare Louis sotto attenzione, un’idea lontanissima da quello che avrei fatto". "Penso – ha aggiunto Manuela – che si trascini qualcuno dentro una situazione quando si ha qualcosa da nascondere, quando si è colpevole. Io ribadisco la mia totale innocenza ed estraneità a quello che è successo a mia suocera. Sono, e sono sempre stata convintissima, che Louis sia innocente. Non cambio idea, non ho dubbi. Per me lui e sua moglie rimangono due persone innocenti ed estranee ai fatti".
La Bianchi si è soffermata a lungo sulla figura di Dassilva, nelle ultime settimane finito spesso sotto la lente degli investigatori della squadra mobile, coordinati dal pm Daniele Paci, e dei media di tutta Italia. "Conoscendo Louis, ho una motivazione per dirlo: è una persona che non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere. Ha una personalità bellissima, è generoso, gentile, tranquillo, profondamente rispettoso delle persone anziane. Non ha mai avuto nessun cattivo rapporto con nessuno, e con mia suocera non c’è mai stato niente. Se voi chiedete a tutto il vicinato parleranno solo bene di lui".