Riccione, 15 ottobre 2016 - In silenzio con il volto mesto, ma tanta forza interiore che annuncia battaglia sul fronte del femminicidio, decine di persone ieri sera hanno partecipato alla fiaccolata per ricordare Olga Matei, strangolata dall’uomo che aveva rifiutato.
All’iniziativa promossa dalla Butterfly, associazione antiviolenza e antistalking che ha sede in viale Ceccarini, 163, la presidente Clarissa Matrella ha lanciato un forte appello alle donne, affinché “ogni minaccia, ogni sopruso e molestia venga subito comunicato alle forze dell’ordine”.
Al corteo hanno partecipato diverse donne, a partire da Nina Matei, sorella della vittima, ma anche uomini, amici, conoscenti e persone che, pur non avendo mai conosciuto la 46enne commessa moldava, hanno voluto esprimere solidarietà e vicinanza alla famiglia. Tra i presenti alcune colleghe e i rappresentati dei comitati d’area del centro, da Giorgio Mignani del Consorzio d’area di Viale Ceccarini, dove Olga lavorava in un negozio di ottica, a Pasquale Lonero del comitato di Viale Dante, asse commerciale dove la vittima, oltre ad aver lavorato, abitava ed è stata uccisa la scorsa settimana da Michele Castaldo, tuttora in carcere a Rimini.
In prima fila le rappresentanti della Butterfly, che poco prima della partenza del corteo, per la pioggia battente, avevano rimandato l’iniziativa. Ma nonostante il maltempo decine di persone non hanno mollato e la fiaccolata, seppure in ritardo è partita dal Caffè Pascucci, punto di ritrovo dei partecipanti, per poi arrivare alla casa di Olga Matei. Qui, dopo alcuni attimi di silenzio, amici e conoscenti visibilmente commossi hanno deposto le fiaccole alla cancellata e sul muretto della casa del delitto. Poi, rompendo il silenzio, quasi surreale, hanno pregato insieme.