MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Omicidio di Pierina, ultimatum dei figli a Manuela: “D’ora in poi vie legali”

La nuora della vittima continua a diffondere in tv presunte verità. L’ultima esternazione: “L’ammiratore segreto esiste davvero”. Replica la famiglia: “Non sopporteremo oltre chi getta ombre”

Rimini, 28 maggio 2024 – Veleni e rancori. Gossip da condominio e tentativi di depistaggio. Non c’è pace in via del Ciclamino a Rimini, dove la sera del 3 ottobre scorso Pierina Paganelli, ex infermiera in pensione, è stata massacrata con 29 coltellate.

Pierina Paganelli (seconda da destra) con i tre figli: Giacomo, Chiara e Giuliano
Pierina Paganelli (seconda da destra) con i tre figli: Giacomo, Chiara e Giuliano

Mentre le indagini sul delitto proseguono nel più stretto riserbo, i principali sospettati continuano ad andare in tivù a raccontare la loro verità. A gettare dubbi e ombre. Anche sul passato di Pierina. E su quello che i figli avrebbero detto (o non detto) alla Procura. Manuela Bianchi, la nuora della 78enne uccisa in via del Ciclamino, la prima a ritrovare il corpo della donna il giorno dopo, è tornata a dire che Pierina, in passato, ha avuto un ammiratore segreto che le aveva mandato fiori e bigliettini. “Nessun ammiratore segreto: si tratta di un anziano che ringraziò nostra madre, che l’aveva aiutato. E l’uomo è deceduto nel 2021”, hanno ribadito i figli anche di recente.

Ma Manuela, i cui rapporti con Pierina erano diventati molto burrascosi dopo che la suocera aveva scoperto che aveva un amante, il vicino di casa Louis Dassilva, domenica ha dichiarato di nuovo che l’anziana aveva sicuramente un ammiratore segreto. “È un’altra persona, non è l’uomo che ringraziò Pierina”.

Dopo le ennesime esternazioni della nuora, i figli di Pierina, Giuliano (marito di Manuela), Giacomo e Chiara non ci hanno più visto. Pur senza mai nominarla, ieri hanno rotto il silenzio. L’hanno fatto usando parole durissime e inequivocabili: “Chiunque ritenga di disporre di elementi fondati utili all’indagine può, anzi deve metterli a disposizione degli inquirenti. Quello che non tollereremo più è il fatto che vengano gettate ombre sulla figura di nostra madre, l’unica vera vittima di questa tragedia, come troppo spesso è stato fatto in questi mesi”.

Così come “non sopporteremo ancora che ci venga attribuita falsamente la conoscenza di circostanze mai verificatesi o, ancora peggio, l’infamante accusa di aver taciuto alcunché alla Procura, con la quale siamo da quasi 8 mesi in costante contatto sia personalmente che tramite i nostri avvocati Marco e Monica Lunedei”.

“Il silenzio nel quale abbiamo scelto di piangere la perdita di nostra madre – proseguono i figli di Pierina – non deve far dimenticare che noi familiari siamo, sopra ogni altro, consumati dal desiderio di conoscere la verità. E prenderemo ogni iniziativa a nostra tutela, se qualcuno dovesse osare insinuare il contrario”. I figli di Pierina poi ringraziano gli inquirenti (l’indagine è condotta dalla squadra mobile e coordinata dal pm Daniele Paci) per la loro professionalità e l’instancabile profusione di forze”.

Fin qui l’unica pista battuta dalla Procura è quella famigliare. I sospetti si sono concentrati su Manuela e suo fratello Loris, e sulla coppia dei vicini Louis Dassilva e Valeria Bartolucci. Non passa ormai settimana senza che Manuela vada in tivù per dare la sua versione.

L’ha fatto anche lo scorso venerdì a Quarto grado (che paga le sue ospitate), tornando a ribadire la sua innocenza e quella di Louis. “Ma temo di finire in carcere, nonostante io sia innocente”. Manuela è la stessa che continua a ripetere, tramite i suoi difensori, che va cercato un “quinto uomo”. Che chiede alla Procura di fare l’esame del Dna a tutti i 500 residenti di via del Ciclamino. Ipotesi che gli inquirenti non hanno mai preso in considerazione. Fino a oggi.