REDAZIONE RIMINI

Omicidio di Rimini, il presunto amante della nuora: “L’immagine di Pierina morta mi tormenta”

Louiss Dassilva era vicino di casa della 78enne uccisa: “Avevamo un rapporto sereno e andavamo d'accordo”

Rimini, 20 ottobre 2023 – Cappello e occhiali scuri, Louiss Dassilva il presunto amante di Manuela Bianchi (nuora della vittima) e vicino di casa di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a coltellate la sera dello scorso 3 ottobre nei sotterranei di via del Ciclamino 31 a Rimini, ha risposto alle domande dei giornalisti davanti a telecamere e microfoni. Con lui c’era il consulente della difesa Davide Barzan.

Louiss Dassilva, il presunto amante di Manuela Bianchi e vicino di casa di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a coltellate la sera dello scorso 3 ottobre nei sotterranei di via del Ciclamino 31
Louiss Dassilva, il presunto amante di Manuela Bianchi e vicino di casa di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a coltellate la sera dello scorso 3 ottobre nei sotterranei di via del Ciclamino 31

"Al fine di fare chiarezza sulla morte di Pierina – le prime parole di Dassilva – abbiamo deciso di lasciare tutto all'avvocato Barzan e investigatore privato. Con Pierina avevo un rapporto normale, come una persona normale, da vicini di casa: era tutto perfetto". 

L’uomo di origini senegalesi, che con la moglie Valeria Bartolucci abita sullo stesso pianerottolo in cui si trova l’appartamento di Pierina e quello della nuora di quest’ultima, Manuela Bianchi – che abita lì insieme al marito Giuliano e alla figlia – ha negato lo scambio di bigliettini con Manuela aggiungendo: "Vi interessa chi ha fatto del male alla povera Pierina o volete scavare nella vita della gente?"

 "A noi interessa fare chiarezza sull'omicidio di Pierina – ha ribadito il legale –, non ci interessa sapere se  Louiss ha avuto o meno un rapporto extra coniugale con Manuela. Non è indagato, come non lo è Manuela. Stiamo procedendo con il modello 44". Alla domanda su cosa abbia fatto la sera del 3 ottobre, Dassilva ha risposto: "Sono stato a casa, a letto tutta la sera. Avevo fatto un incidente con la moto. Sono stato prima all'ospedale e poi a letto perché il ginocchio mi faceva molto male".

Poi ha spiegato il rapporto con la 78enne uccisa: “Con Pierina mi salutavo con un ‘ciao’. Avevamo un rapporto sereno e andavamo d'accordo. Andavo d'accordo con tutti qui. A qualcuno non piace quando dico che sono straniero, sto lontano da casa, so stare al posto mio. Quello che mi interessa è andare d'accordo con tutti".

Poi una domanda sul rapporto con i parenti di Pierina: dopo l'incidente di Giuliano, è stato molto vicino a loro, a Manuela. Li aiutava anche a cucinare?

"C'era un buon rapporto di vicinato – ha aggiunto Dassilva - avevo visto che non avevano tempo o voglia di cucinare. A me piace lavorare e cucinare".

L'ultima volta in cui ha visto Pierina? "Non lo ricordo. Quando sono sceso e l'ho vista mi sono sentito male. Una donna che è sempre stata bella, preparata anche se anziana sempre con i capelli sistemati. Quella che mi sono trovato di fronte è stata un’immagine che ti colpisce subito, vai in panico. Non era come l'avevo conosciuta, non l’ho riconosciuta. Quella immagine mi tormenta, non dormo la notte".