LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Omicidio di Pierina, la pista dei soldi: il figlio era indebitato con il Fisco. E fu punito dai Testimoni di Geova

Giuliano non aveva versato imposte per 7mila euro, la moglie costretta a chiedere un prestito al padre. Rapporti tesi anche con la comunità religiosa: gli anziani gli tolsero la carica di ‘servitore del ministero’

Rimini, 5 novembre 2023 – Nuove ombre, retroscena e dettagli che rendono ancora più intricato il mistero dietro l’omicidio di Pierina Paganelli, massacrata con 29 coltellate il 3 ottobre scorso a Rimini. Gli inquirenti continuano a scavare nel passato dei familiari della vittima.

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Giuliano Saponi, figlio di Pierina Paganelli, con la moglie Manuela Bianchi
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Nuovi elementi – riguardanti la vita del figlio di Pierina, il 53enne Giuliano Saponi – sono finiti in queste ore sotto la lente di ingrandimento della squadra mobile, guidata dal vice questore aggiunto Dario Virgili. Ad incrinare i rapporti tra lui e la moglie Manuela, si scopre ora, oltre che la sospetta relazione extraconiugale con il vicino di casa Louis Dassilva, potrebbero essere stati anche alcuni problemi di natura economica riconducibili a Giuliano.

Un debito con il Fisco a causa di imposte non versate, per un totale di circa 7mila euro tenendo conto anche di sanzioni e interessi. In quel periodo (parliamo della primavera scorsa) marito e moglie avevano già deciso di prendersi un periodo di pausa, con la donna che si era trasferita dal fratello Loris, a Riccione.

Il quadro economico della famiglia, già di per sé precario, si sarebbe dunque complicato a seguito del misterioso incidente che il 7 maggio scorso aveva fatto finire in coma Giuliano, lasciandolo senza lavoro e lasciando la moglie e la figlia senza il sostentamento dello stipendio. In seguito, Manuela avrebbe deciso di rivolgersi al padre Duilio chiedendogli in prestito 5mila euro necessari ad estinguere i debiti. Tremila euro sarebbero stati impiegati quasi subito dalla nuora di Pierina, mentre altri duemila euro sarebbero stati consegnati al presunto amante Dassilva "per paura di pignoramenti da parte dell’ufficiale giudiziario", venendo in seguito restituiti in piccole tranche dal 33enne senegalese.

Ma non finisce qui. C’è un altro particolare, riguardante il passato di Giuliano, ritenuto rilevante dagli inquirenti. Ad aprile il figlio di Pierina sarebbe stato sollevato dalla carica di "servitore di ministero" dei Testimoni di Geova dopo alcune confidenze rese dalla moglie Manuela agli anziani della congregazione. I servitori di ministero per i Testimoni di Geova sono cristiani esemplari e vengono scelti per le loro ottime qualità spirituali. Ad aprile di quest’anno, quindi, pochi giorni prima che rimanesse vittima di un pirata della strada, Giuliano era stato sollevato dall’incarico. Secondo quanto emerso dalle testimonianze raccolte dalla squadra mobile di Rimini, sarebbe stata Manuela a relazionare su alcuni comportamenti di Giuliano contro la famiglia, con conseguente reprimenda e perdita dell’incarico. Particolare che aveva sicuramente esasperato i dissidi tra la nuora Manuela e la suocera Pierina e finito per complicare i già difficili rapporti familiari.