Rimini, 8 novembre 2023 - Capi lavati, abiti scomparsi e l’ascensore manomesso. È ancora giallo sul delitto di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa con 29 coltellate nel garage di casa sua a Rimini, in via del Ciclamino, il 3 ottobre scorso. Delitto su cui la squadra mobile di Rimini, diretta dal vice questore aggiunto Dario Virgili, continua a indagare. Sebbene i diversi risvolti e una cerchia di sospettati - di cui ricordiamo, però, nessuno è ancora iscritto nel registro degli indagati - il caso non vede ancora una svolta. Ma a rivelare nuovi fatti sulla vicenda è la trasmissione ‘Chi l’ha visto?’. Secondo quanto riportato dal programma su Rai 3, al vaglio degli investigatori c’è una nuova telecamera oltre a quella della farmacia già esaminata che dista solo 40 metri dalla rampa delle scale del garage. La nuova inquadratura potrebbe confermare o smentire il racconto dei sospettati. Gli inquirenti non escludono infatti che gli aggressori dopo il delitto siano tornati sul luogo del delitto. Un altro aspetto riguarda Louis Dassilva. Sembrerebbe che il presunto amante di Manuela Bianchi non avesse consegnato agli investigatori gli indumenti indossati il 3 ottobre, bensì quelli indossati il giorno prima: il giorno dell’incidente in moto. La foto del sinistro stradale mostra infatti un paio di pantaloni neri con maglietta blu, gli stessi consegnati agli inquirenti. Così, venerdì scorso la polizia ha sequestrato altre scarpe e abiti che, probabilmente, indossava il giorno dell’incidente.
Louis però non ha lasciato altre dichiarazioni in merito e all’inviato di ‘Chi l’ha visto?’ che voleva fargli domande, ha urlato dal suo appartamento: “Se bussi ancora il mio campanello ti prendo a martellate”. Ma riavvolgiamo il nastro e ripercorriamo la vicenda fino agli ultimi episodi.
L’omicidio di Pierina
La mattina del 4 ottobre Manuela Bianchi trova il corpo della suocera Pierina Paganelli nel vano di collegamento tra il garage sotterraneo e le scale della palazzina di via del Ciclamino 31, a Rimini. Dell’omicidio della donna, ex infermiera e testimone di Geova, non è stato ancora trovato il colpevole. Secondo la ricostruzione dei fatti, la sera del 3 ottobre attorno alle 22 Pierina avrebbe parcheggiato l’auto nel garage sotterraneo per poi essere uccisa mentre si dirigeva alla porta che conduce all’ascensore. A più di un mese dal violento omicidio manca ancora l’arma del delitto e si attendono gli esiti della polizia scientifica. Ad ogni modo, per l’orario e per il luogo del delitto, si pensa che l’assassino che l’ha aggredita a morte conoscesse bene le sue abitudini. Quella sera, infatti, Pierina era reduce da un incontro di preghiera coi testimoni di Geova.
I sospettati
La cerchia dei sospettati, ma non indagati, sono la nuora Manuela Bianchi, suo fratello Loris Bianchi, e Louis Dassilva il vicino di casa di Pierina Paganelli e presunto amante di Manuela Bianchi.
Il blackout e l’ascensore
Un fatto singolare rinvenuto dagli investigatori è quello raccontato dai condomini di Pierina. La sera del 3 ottobre, infatti, attorno alle 22 salta la corrente nella palazzina, va via la luce per le scale e l’ascensore resta bloccato. In questo senso, l'assassino potrebbe aver manomesso l'impianto elettrico della palazzina per agire al buio.
L’incidente del figlio
Caso particolare è senz’altro la grave aggressione ai danni del figlio di Pierina, Giuliano Saponi, avvenuta il 7 maggio scorso, che lo ha lasciato a terra agonizzante con importanti ferite alla testa al volto poco lontano dalla loro abitazione. All’inizio si pensava ad un incidente stradale, come sostengono i legali dei figli di Pierina. Ma gli investigatori hanno ipotizzato un’aggressione senza tuttavia conoscerne al momento un movente. Oggi, a distanza di cinque mesi, gli inquirenti si chiedono se il delitto di Pierina possa essere in qualche modo legato all’aggressione subita dal figlio. Lo stesso dubbio è stato insinuato dalla stessa moglie di Giuliano, Manuela Bianchi, che ha definito “strano” il tipo di aggressione subito.
La voce registrata
Nelle ultime notizie si parla di una registrazione audio ottenuta dalla telecamera di sorveglianza del garage dove Pierina aveva parcheggiato la sua auto. Stando alla registrazione, nell’audio di sente un “ciao” provenire da una voce maschile poco prima delle urla della pensionata. A quel ciao, tuttavia, va ancora associato un volto.
Gli effetti personali di Louis
A infittire la trama c’è la presunta storia tra Manuela Bianchi e di Louis Dassilva, vicino di casa di Pierina. Finito tra i sospettati, sono finiti sotto sequestro un paio di scarpe e dei pantaloni. Louis afferma che gli effetti personali sono stati indossati il 2 ottobre, il giorno del suo incidente in moto. Ma gli inquirenti sospettano che quegli stessi indumenti siano stati indossati il giorno seguente, quello dell’omicidio.