FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Omicidio di Pierina, l’incongruenza di Louis: il giorno del delitto non zoppicava

Poche ore prima della morte di Pierina Dassilva è immortalato da una telecamera mentre torna a casa camminando senza problemi Polizia a caccia di riscontri sull’alibi e sui vestiti sequestrati

Rimini, 12 novembre 2023 – Errori, dubbi, incongruenze. Un valzer di sostantivi che balenano nei pensieri di chi indaga riguardo alla figura di Louis Dassilva, il 33enne senegalese vicino di casa di Pierina Paganelli nonché presunto amante di Manuela Bianchi.

Louis Dassilva e il sequestro dei suoi abiti
Louis Dassilva e il sequestro dei suoi abiti

Errori

L’errore sarebbe stato quello commesso da Dassilva nel consegnare agli inquirenti, lo scorso 10 ottobre, dei vestiti risultati poi non essere quelli da lui indossati il giorno dell’omicidio della pensionata 78enne, uccisa forse con un coltello da cucina, recuperati quindi dalla polizia con un secondo sequestro messo a segno a casa di Louis solo la sera di venerdì 28 ottobre, dopo 6 ore di interrogatorio della compagna di Dassilva, Valeria Bartolucci.

Dubbi

Dubbi ci sono invece su quell’alibi secondo cui la sera dell’omicidio, mentre un ignoto assassino flagellava il corpo di Pierina con 29 coltellate, Louis Dassilva si trovava a guardare un film sul divano di casa sua – una decina di metri più su di quei sotterranei teatro del delitto – dolorante per l’incidente in moto avvenuto appena il giorno prima (2 ottobre).

Incongruenze

E infine, incongruenze. Quelle che gli investigatori avrebbero riscontrato sulla condizione fisica di Dassilva prima e dopo il giorno in cui Pierina è stata uccisa.

Come era stato riferito infatti da Louis agli agenti della mobile in un primo momento, il suo vistoso zoppicare sarebbe stata la diretta conseguenza proprio dell’incidente in moto verificatosi il giorno prima che Pierina fosse uccisa. Ma ciò che però non convince appieno gli investigatori della squadra mobile, diretta da Dario Virgili e coordinati dal pm Daniele Paci, è il fatto che intorno alle 19.30 del 3 ottobre lo stesso Louis Dassilva sia stato immortalato dalla telecamera della farmacia di via del Ciclamino – che sta proprio di fronte alla rampa di accesso ai garage – mentre camminava verso casa senza indugi né la evidente zoppia, quella che lo ha accompagnato sin da quando i riflettori di polizia e media si sono accesi su via del Ciclamino e sul terzo piano del civico 31 dopo il ritrovamento del corpo di Pierina (4 ottobre).

Interrogatorio

Elementi questi su cui chi indaga sta cercando di fare luce attraverso gli interrogatori, anche se quello a Louis (che comunque verrà sentito come persona informata sui fatti e non in qualità di indagato non essendo iscritto, così come nessun altro, nel registro della Procura) è slittato a una data non ancora definita.

L’ascensore

Nel frattempo, nei giorni scorsi la polizia è tornata ancora in via del Ciclamino e più precisamente nei sotterranei dove si è consumato l’omicidio della 78enne, per eseguire degli accertamenti sull’ascensore del palazzo. L’intenzione degli agenti sarebbe quella di fare verifiche sull’attività dell’elevatore la sera del delitto, quando secondo quanto è stato possibile appurare la corrente era attiva e non si era verificato un blackout per possibile manomissione del quadro come invece era stato inizialmente ipotizzato sulla base di alcune testimonianze.