EMILY POMPONI
Cronaca

Omicidio Pierina, la lettera dei figli alla madre morta

L’anziana uccisa con 29 coltellate nel garage di via del Ciclamino. La figlia Chiara: “Adesso sento il bisogno di raccontarvi un po' della mia mamma”

Pierina

Pierina

Rimini, 9 novembre 2023 - È ancora mistero sulla morte di Pierina Paganelli, la donna anziana uccisa la sera del 3 ottobre con 29 coltellate nel garage sotto casa in via del Ciclamino, a Rimini. Tante le piste, diversi i sospettati ma al momento ancora nessun indagato.

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A rivelare nuovi contenuti inediti sul caso è il programma ‘Chi l’ha visto’ che ha reso noti nuovi particolari che potrebbero dare una svolta al corso delle indagini. Tra i diversi contenuti, anche due lettere: quelle dei figli Giacomo e Chiara, fratelli di Giuliano Saponi, dedicate alla madre defunta. Giacomo e Chiara fino ad oggi si sono tenuti lontani dalle scene. 

Ma il dolore per la perdita della madre li hanno spinti a scrivere una lettera resa pubblica nella puntata di ieri, 8 novembre, su Rai 3. Ecco il testo integrale delle due lettere.

Lettera di Giacomo Saponi

“In questi ormai 40 giorni io e mia sorella abbiamo scelto il silenzio, questo per amore e rispetto di nostra madre. Recentemente, però, alcune notizie ci hanno addolorato molto. Scoprire ad esempio che nell’intimità della sua casa, facendo telefonate private con i suoi cari, è stata spiata, ci ha colpito forte. Sentirla descrivere come una donna aveva un linguaggio volgare e sparlava degli altri, che si intrometteva nelle vite altrui, ci ha ferito.

Perché mamma era semplicemente l'opposto, era una donna dolce, una donna forte, rispettosa, che non si è mai intromessa nella vita degli altri neanche in quelle di noi figli. Una donna sorridente. Mamma non voleva mai poi mai attirare l'attenzione su di sé; anche se inevitabilmente attirava le persone era impossibile non amarla e cercare la sua compagnia.

Infatti era sempre piena di gente, a partire dalle sue carissime amiche. La prendevo in giro dicendole che per stare con lei dovevo prendere un appuntamento. Ho sempre amato farla ridere, anche perché era davvero facile.

Non era difficile strapparle un sorriso, e quel sorriso oggi è la cosa che mi manca di più, che mi manca come l'aria; come mi manca il suo saluto quando mi diceva: “Ciao Giacometto”, perché anche se sei cresciuto resti sempre il mio bambino”.

Lettera di Chiara Saponi

“Non volevo parlare anche perché non sono molto brava a farlo. Però, visto le cose che leggo, viste le cose che sento, adesso sento il bisogno di dirvi di raccontarvi un po' della mia mamma. Perché la mia mamma è sempre stata una donna forte, solare, una donna positiva. Ha affrontato tutte le sue grandi battaglie sempre con il sorriso, anche quando si è separata da nostro padre e noi eravamo tre adolescenti non ci ha fatto mai mancare niente. Anche se questo voleva dire fare due lavori, non ci ha fatto mai pesare niente perché la sua priorità eravamo noi figli. È stata la mia roccia.

Era buffo vederla girare per casa in cerca di biscotti, cioccolata e gelati, perché lei diceva che non li comprava altrimenti finivano subito e poi dopo stava male. Era meraviglioso averla qui con me. Anzi, quando mi vedeva uscire di casa stanca mi diceva sempre: “Una signora come te che va in giro così”, perché bisognava andare in giro in ordine. Infatti a lei non mancava mai il suo rossetto preferito: un filo di matita per le labbra e il suo rossetto preferito che incorniciava quel suo splendido sorriso. Mi ha sempre detto di non mollare, di essere forte. Ed è quello che sto provando a fare”.