Rimini, 16 settembre 2024 – Cellulari , laptop e orologi al setaccio. Alla ricerca di quella "verità" che potrebbe conferire una svolta decisiva all’inchiesta sull’omicidio di Pierina Paganelli, massacrata con 29 coltellate il 3 ottobre del 2023 in via del Ciclamino. Come già accaduto per gli accertamenti irripetibili sui reperti raccolti dagli investigatori della squadra mobile di Rimini e dalla polizia scientifica sul luogo del delitto, anche per quanto riguarda le analisi di cellulari e altri dispositivi elettronici dell’unico indagato Louis Dassilva è stata depositata da parte del pool difensivo del 34enne (avvocati Andrea Guidi e Riario Fabbri) la richiesta di incidente probatorio.
Spetta ora al giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini valutare la richiesta ed eventualmente affidare l’incarico ad consulente super partes nominato dal tribunale. Stessa cosa già accaduta per il materiale biologico, la cui analisi è in mano al professor Emiliano Giardiano dell’università Tor Vergata di Roma. La relazione finale sui test di laboratorio sarà presentata in ottobre. Secondo quanto trapelato, su alcuni dei reperti sarebbe stato isolato del Dna, anche se in una quantità che potrebbe non essere sufficiente ad effettuare una comparazione.
Ecco così che si apre un nuovo capitolo di indagine, con il focus in questo caso spostato sui dispositivi elettronici del 34enne senegalese. Gli accertamenti riguarderanno due cellulari, un Samsung e un iPhone, quattro distinti orologi digitali e infine due laptop Lenovo e Acer. Saranno passate ai raggi x foto, video, dati della cronologia della navigazione internet, eventi di sistema, chat intrattenute con qualsiasi applicazione (messenger, Instagram, Telegram, WhatsApp). Il tutto finalizzato a stabilire con certezza quali siano state le azioni di Louis in particolar modo tra le 22.07 e le 22.35, cioè quando il delitto è stato commesso. Un passaggio chiave sarà legato all’estrapolazione dei dati sugli spostamenti compiuti da Louis attraverso gli applicativi "salute", capaci di calcolare ad esempio i passi compiuti, velocità, battiti del cuore e altro ancora.
La Procura di Rimini (pm Daniele Paci) chiede che le analisi prendano in considerazione il periodo compreso tra il primo maggio 2023 e il 4 ottobre dello stesso anno. L’obiettivo, con ogni probabilità, è quello di poter verificare dove si trovasse effettivamente Dassilva il 7 maggio, giorno del misterioso incidente stradale che fece finire in coma il figlio di Pierina e marito di Manuela Bianchi, Giuliano Saponi. Per il pool difensivo, al contrario, le analisi non dovrebbero essere estese ad un periodo così ampio, ma soffermarsi esclusivamente su una fascia temporale congrua a quella del delitto.