REDAZIONE RIMINI

Omicidio di Pierina. Spunta un audio dell’aggressione: "Un urlo nella notte"

Gli investigatori al lavoro sulla registrazione di una telecamera installata in uno dei box auto sotterranei del condominio.

Omicidio di Pierina. Spunta un audio dell’aggressione: "Un urlo nella notte"

Omicidio di Pierina. Spunta un audio dell’aggressione: "Un urlo nella notte"

Un urlo nella notte, registrato nel filmato di una telecamera nei garage del complesso condominiale Ca’ Acquabona di via del Ciclamino. E l’urlo è quello di Pierina Paganelli, la donna riminese di 78 anni, uccisa con 17 coltellate, di cui 4 mortali, la sera del 3 ottobre scorso. Gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Daniele Paci, sperano ora di poter ricavare da quella registrazione elementi utili a sciogliere i nodi di un giallo che di giorno in giorno sembra farsi sempre più intricato e che almeno per ora ancora non evidenzia la presenza di alcun nome iscritto nel registro degli indagati.

Dopo le perquisizioni, i sopralluoghi e gli interrogatori svolti nei giorni scorsi, le indagini proseguono a ritmo serrato, condotte dalla squadra mobile, guidata dal vice questore aggiunto Dario Virgili. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, pare che all’interno di un box auto nella zona garage sotterranea fosse presente almeno una telecamera installata da un condòmino per motivi di sicurezza, dopo alcuni furti che in passato si erano registrati nella zona. Le immagini non hanno catturato l’attimo in cui l’aggressore (o gli aggressori) – verosimilmente, stando alle ricostruzioni, tra le 22.40 e le 22.25 – si è scagliato addosso a Pierina, che in quel momento era appena rientrata dall’incontro di preghiera nella sala del Regno dei Testimoni di Geova di Bellariva. Dopo aver salutato una vicina, che insieme a lei quella sera aveva preso parte alla funzione, a ridosso della rampa che porta ai box (e che dopo le 22 viene chiusa da un cancello automatico), Pierina avrebbe riposto la macchina nel garage. Proprio allora sarebbe stata assalita da qualcuno (una persona soltanto o magari di più?) che probabilmente conosceva le sue abitudini e che - ipotizzano gli investigatori - potrebbe averle teso una trappola, lì tra la porta tagliafuoco e il vano ascensore. Nella registrazione sarebbe però rimasta impressa una traccia delle urla strazianti di Pierina, nel momento in cui il killer ha vibrato i fendenti colpendola a schiena, collo e torace. Urla che sarebbero state sentite anche da altri residenti del complesso condominiale di via del Ciclamino.

Lorenzo Muccioli