MARIO GRADARA
Cronaca

Nuovo mercato ittico: "Il porto è l’unica sede"

Toni accesi all’incontro pubblico: pescatori e comitati di quartiere schierati su fronti opposti. Il Comune ribadisce l’importanza strategica dell’infrastruttura.

Spalti gremiti nell’incontro dell’altra sera alla scuola Madre Teresa di Calcutta

Spalti gremiti nell’incontro dell’altra sera alla scuola Madre Teresa di Calcutta

Marinai contro comitati. Tifoserie da stadio l’altra sera all’incontro di presentazione del nuovo mercato ittico, organizzato dal Comune alla scuola Madre Teresa di Calcutta di San Giuliano Mare. Oltre 120 persone ’sugli spalti’. Con folta rappresentanza sia del Coordinamento degli otto comitati di quartiere - capofila quello di via Sinistra del Porto, fortemente contrari al progetto, e oltre 1.600 firme raccolte. Sia della Cooperativa Lavoratori del Mare, coi pescatori che hanno partecipato in massa, ’scortati’ dalle famiglie, e tanti cartelli ("Sì al nuovo mercato ittico"; "Futuro sostenibile anche per la marineria"). Presenti anche esponenti dei cantieri nautici. Per il Comune, gli assessori Anna Montini (Blue economy), Mattia Morolli (lavori pubblici), Valentina Ridolfi (pianificazione del territorio) e il dirigente Alberto Dellavalle, con il progettista esterno, architetto Alessandro Bucci.

"Un’assemblea bella perché franca – sottolinea Montini - in cui sono emerse le ragioni che sottostanno alla realizzazione di un progetto atteso da anni... Un dialogo aperto e utile perché, pur nella naturale diversità di vedute, ha permesso di raccogliere spunti per la prosecuzione di un percorso che ci impegna da anni e che consentirà di dotare la città di un polo per la pesca rispondente alle esigenze della filiera ittica riminese, e una valorizzazione dell’area". "E’ emerso chiaramente – afferma la cooperativa Lavoratori del Mare – che come sosteniamo da sempre, l’area del porto scelta per il nuovo mercato ittico è l’unica idonea, sia per le previsioni urbanistiche vigenti da anni, sia soprattutto per garantire la più efficiente logistica e la qualità del pesce freschissimo sbarcato dai nostri pescatori dopo ogni notte di duro lavoro. Immaginare di spostare queste attività al Centro agro alimentare a Rimini nord è un esercizio fantasioso con cui si può trastullare solo chi non conosce il nostro mestiere. Chiediamo al Comune di procedere celermente". La cooperativa, 200 soci e quasi 10 milioni di euro di valore del prodotto commercializzato, è tra le più forti dell’Adriatico. Secondo il comitato di via Sinistra del Porto si tratta di un’"opera sbagliata e inutile, deturpa il paesaggio, devasta il verde e aumenta traffico e smog", con mezzi anche pesanti sull’unica strada di accesso al mercato previsti in entrata e uscita "che transiteranno a meno di 7 metri dalle finestre delle camere da letto di 88 abitazioni".

Mario Gradara