Nuovo governo a San Marino, è una corsa contro il tempo

Scade domani il mandato dei Reggenti, la partita si gioca fino all’ultimo sulle poltrone.

Nuovo governo, è una corsa contro il tempo

Nuovo governo, è una corsa contro il tempo

Il programma di governo al vaglio dei singoli partiti, ma è la corsa alle segreterie di Stato che si sta giocando in queste ore a tenere sulle spine. E di ore, alla scadenza del mandato assegnato a Dc e Ar per formare il nuovo governo, ne mancano poche. Domani il termine ultimo. C’è da correre, questa volta anche veloce. L’alleanza con la coalizione di sinistra, quella formata da Partito dei socialisti e dei democratici, Libera e Partito socialista, è cosa data ormai per fatta. Le direzioni dei partiti hanno dato il via libera al documento programmatico e il primo scoglio sembra così superato. Ma il secondo, quello delle poltrone, è bello alto da saltare. La Democrazia Cristiana, forte del risultato ottenuto alle elezioni del 9 giugno, ha tutta l’intenzione di tenersi strette le Segreterie di spicco. Volendo riconfermare a Esteri e Finanze, rispettivamente Luca Beccari e Marco Gatti. La Dc potrebbe ’cedere’, rispetto all’ultima legislatura, il Territorio. Che, a quanto pare, è decisamente ambito. Su quel ministero, infatti, sembrano aver messo gli occhi sia Libera che Alleanza Riformista, al quale, stando ai rumors nelle stanze che contano, spetterebbe un’unica Segreteria. Il Lavoro potrebbe restare nelle mani di Teodoro Lonfernini, e quindi della Dc. Ma futuro incerto hanno anche Giustizia e Sanità. Chi sarà a raccogliere l’eredità di Massimo Andrea Ugolini e Mariella Mularoni. Sempre ovviamente che i due politici della Democrazia cristiana non mantengano il loro posto. E’ uscito dai giochi il segretario della Dc, Gian Carlo Venturini, che parrebbe non ambire a una poltrona, preferendo piuttosto mantenere la guida del partito staccando il biglietto per il terzo mandato consecutivo. Ma torniamo un attimo alla Sanità, Segreteria sulla quale Libera da sempre, ma soprattutto in campagna elettorale ha puntato forte. Il partito di Matteo Ciacci, come condizione, avrebbero posto l’azzeramento del Comitato esecutivo dell’Istituto per la sicurezza sociale, ma anche un nuovo atto organizzativo.

Quella dell’Iss è una partita sulla quale si sta giocando il nuovo governo, Ma ovviamente non la sola. In casa Pds, se Federico Pedini Amati sembra debba mantenere il suo posto al Turismo, è tutta da studiare la questione legata all’Istruzione. Con Andrea Belluzzi che, a differenza di quanto ipotizzabile, potrebbe sedersi agli Interni. Ne avranno oggi da discutere di questioni i futuri alleati. Nessuno si sbilancia, per il momento. La questione è delicata e un sospiro di sollievo, gli attori in gioco, potranno tirarlo soltanto una volta arrivati alla porta di Palazzo Pubblico.