LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Nuovo codice per bar e locali. La versione di Piantendosi: "Nessun obbligo per i gestori"

Stretta sulla sicurezza, regole stringenti per prevenire i reati: "Ma solo su base volontaria". Il Viminale: "Gli operatori potranno scegliere se adottarle e non ci saranno ulteriori costi".

Il ministro Matteo Piantedosi

Il ministro Matteo Piantedosi

"L’adozione delle linee guida sulla sicurezza nei locali pubblici, in particolare discoteche e luoghi di intrattenimento, è stata ampiamente condivisa con le associazioni di categoria, Regioni ed enti locali e va incontro a esigenze da loro stesse rappresentate". Lo ha scritto su X il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sottolineando che le linee guida "non introducono obblighi e sanzioni e non impongono investimenti. Gli operatori potranno scegliere se adottarle o meno, in piena libertà". Il ministro dell’Interno è intervenuto per fare chiarezza sul nuovo Decreto che potenzia le misure per prevenire reati e rafforza la sicurezza in bar, discoteche e locali facendo leva su una più stretta collaborazione tra pubblico e privato. In via facoltativa, i luoghi di aggregazione e intrattenimento che sceglieranno di prendere parte al progetto dell’esecutivo avranno la possibilità di individuare un "responsabile della sicurezza" a cui è affidato il compito di mantenersi in contatto con le forze dell’ordine e installare sistemi di videosorveglianza.

Altra novità è rappresentata dal "codice di condotta" attraverso il quale vengono indicate una serie di misure per qualificare "l’avventore modello" Il tema è caldissimo, come dimostrano le varie reazioni arrivate dalle associazioni di categoria, incluse quelle riminesi che si sono espresse nel merito. Tra coloro che hanno preso posizione anche il presidente di Confcommercio Rimini, Gianni Indino.

Nelle ultime ore, le parole del ministro hanno contribuito a sciogliere alcuni dubbi specialmente per quanto riguarda il tema della volontarietà degli operatori. "Accogliamo con grande favore la precisazione del Viminale sulla volontarietà delle linee guida. Il tema della sicurezza è centrale per i nostri esercizi e per i nostri clienti" afferma Aldo Mario Cursano, vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio. "Siamo certi che lavorando insieme con il ministero e alle forze dell’ordine potremo sempre di più favorire una corretta attività di prevenzione. Per questo auspichiamo che quanto prima venga convocato un tavolo di lavoro per chiarire le modalità e gli ambiti, seppur su base volontaria, di queste linee guida sul territorio, evitando che responsabilità non proprie dell’attività di pubblico esercizio ricadano sulle imprese" conclude Cursano. Il Viminale, nel frattempo, torna a sottolineare che "le linee guida forniscono indirizzi per la stipula di accordi in sede territoriale cui è possibile aderire su base volontaria , senza alcun obbligo e senza quindi nuovi costi per gli operatori. L’adesione a queste linee guida rappresenta una forma di tutela per chi gestisce un locale e per gli avventori. Una cornice di prevenzione di cui le autorità di pubblica sicurezza tengono conto nel caso in cui a seguito di criticità all’interno dei locali si debbano adotrare eventuali provvedimenti nei confronti dell’attività".