I magazzini che divennero famosi sotto l’insegna di Oliviero ben presto ospiteranno un maxi store cinese dove trovare un po’ di tutto. Ma non è l’unica novità che avanza nella zona commerciale dove si trovano oltre agli ex magazzini altri marchi e attività. Infatti, se per il Family store, questo il nome che dovrebbe prendere la nuova attività al posto di Oliviero già nel mese di settembre, i lavori sono in corso e l’apertura è vicina, si sta risvegliando anche la cosiddetta area Bandieri. Si tratta della previsione urbanistica per realizzare decine di migliaia di metri quadrati di attività commerciale nella parte retrostante l’ex Oliviero e le attività vicine. Dove oggi ci sono campi restano vive le previsioni del Prg comunale e quelle provinciali. A sottolineare questo aspetto è lo stesso sindaco Fabrizio Piccioni che sostenne quel progetto. Poi arrivò la conferenza dei servizi della Provincia a bloccare tutto ritenendo che il progetto presentato non soddisfacesse determinati requisiti. Le associazioni dei commercianti brindarono alla vittoria, ma "la stessa proprietà si sta muovendo per superare le osservazioni avanzate dalla conferenza dei servizi – premette il sindaco Piccioni – Le previsioni urbanistiche rimangono tali sia negli strumenti comunali che in quelli provinciali. Dell’area Bandieri non era stata bocciata la previsione, ma il progetto di intervento a detta della conferenza dei servizi che aveva eccepito previsioni non sufficienti sull’intervento relativo alla viabilità, ad esempio, o nelle sistemazione delle aree circostanti". Dunque si riparte. "La proprietà si sta muovendo e personalmente rimango convinto che una previsione commerciale di quel tipo serva ancora al territorio, soprattutto in un’area di forte espansione come quella per Misano. Ritrovarsi con cinque o sei grandi marchi, e non delle gallerie commerciali, non andrebbe in conflitto con il tessuto commerciale di Misano. A dimostrarlo è l’attesa per la riapertura degli ex magazzini Oliviero. Sappiamo che arriverà un multistore. In precedenza c’erano stati anche contatti con la stessa Decathlon che non erano andati a buon fine, ma ciò non toglie che marchi simili possano essere interessati a un nuovo progetto per l’area Bandieri".
Andrea Oliva