Riccione, 16 giugno 2020 - Finito il lockdown il mare regala nuovi inquilini. E' la scoperta che un sub di lunga data, Renato Santi, ha fatto a circa 300 metri dalla costa di Riccione, in un'area dove barriere soffolte fisse adagiate sul fondale per proteggere il litorale dall'erosione hanno creato un ecosistema adatto a ospitare specie tipiche del mare adriatico.
“Ma non mi sarei mai aspettato di incontrare il più grande nudibranco del Mediterraneo. E' una specie rara di cui non ho notizie in questo tratto di mare. Purtroppo pochi sanno della ricchezza che si incontra nel mare a poca distanza dalla costa”.
A quanto pare il nudibranco non ha mostrato particolare attenzione al sub esibendosi in una 'danza' davanti all'obiettivo. Santi da decenni gira i mari del mondo con il proprio obiettivo. Nel 1982 assieme ad alcuni amici ha fondato il primo club subacqueo di Riccione, il “Sub Mare Riccione”. Sabato scorso è tornato in acqua non appena le iniziative di monitoraggio della barriera soffolte svolte dall'associazione Blennius e da Sub Riccione lo hanno consentito dopo mesi di quarantena.