Nuova A2, sfida aperta tra le big. Americani decisivi più che mai

Il campionato 2024-2025 si prospetta equilibrato, tanti stranieri di livello al centro della contesa

Nuova A2, sfida aperta tra le big. Americani decisivi più che mai

Justin Johnson, 28 anni

La sensazione è che la decideranno gli americani. Mai come in questo 2024-2025, col girone unico e tante big che sognano la A, la discriminante sarà il rendimento dei giocatori stranieri. È opinione comune che la prossima A2 non presenti un colosso inarrivabile stile Trapani dell’anno scorso. Neanche Cantù, oppure Brindisi e Pesaro, sembrano immuni da critiche. Tutte hanno dei piccoli grandi difetti, così come dei pregi molto evidenti. Tanti gli italiani di valore, anche parecchio distribuiti. Alcune super stelle che hanno visto quasi solo la A come Aradori, Gentile e De Nicolao e altri ad altissimo livello per questa A2. Ma sono suddivisi tra le big e il loro rendimento, in linea di massima, è più sicuro. La variabile è rappresentata da chi arriva da oltre confine, in alcuni casi nuov0o per questo campionato o addirittura per la prima volta in Europa. Rbr, nel contesto delle squadre che aspirano ai playoff, sta piuttosto bene. Justin Johnson è una certezza e, dopo una prima parte dello scorso campionato piuttosto complicata per alcuni guai fisici, ha fatto volare Rimini e ha chiuso l’orologio a 18.4 punti e 10.6 rimbalzi di media. Numeri eccellenti. In posizione di play è arrivato Gerald Robinson, che in A produceva 12 punti e 6 assist, ma anche con periodi e picchi molto superiori. Considerando la differenza tra i due campionati e la scienza cestistica del giocatore, è da considerarsi nel podio dei migliori americani di A2. Tra le altre coppie, occhio a quella di Udine, l’avversaria di domenica, con uno dei migliori esterni del campionato, Hickey, e l’ex Forlì, Xavier Johnson, a portare imprevedibilità ed estro. È solidissimo il duo di Brindisi, quello formato da Bryon Allen e Mark Ogden, che assieme a Laquintana, De Vico e Vildera formano un quintetto straordinario. Da Treviglio e Orzinuovi è nato Orzibasket, che è andato su due certezze ad alto livello come Gabe Devoe e Jarvis Williams. Per non parlare della favorita Cantù, con Tyrus McGee e un Grant Basile che quando acquisirà lo status di italiano diventerà ancor più ambito. La perla nascosta però è un’altra, vale a dire quel Jacob Pullen che ha girato il mondo, si è preso un passaporto georgiano e forma con Jalen Cannon una coppia che ad altissimi livello pare forse un po’ troppo sottovalutata. Per Pullen un precampionato complicato, in cui è volato negli States per motivi familiari, ma ora è qui e domenica giocherà. E Jazz Johnson? Ancora a Rieti a comandare con Spencer. Non tutte le big hanno scelto una strutturazione esterno/lungo per i due stranieri. La Fortitudo, ad esempio, con Fantinelli e Aradori già nel motore, è andata ancora su una coppia di big men, quest’anno Gabriel e Freeman. Pesaro, invece, ha optato per due esterni come Ahmad e King. Stessa tendenza per Forlì con Harper e Dawson e Cividale con Redivo-Marks. Da domenica le prime sentenze.

Loriano Zannoni