"Nostro figlio ora sta bene. Grazie a tutti i riccionesi"

Parlano i genitori del bimbo di sei anni che rischiava di annegare nella piscina del bagno 110. "Ottimi servizi. Questa è una città sicura".

"Nostro figlio ora sta bene. Grazie a tutti i riccionesi"

I genitori del bimbo tornato in hotel

Speravano in un miracolo e il miracolo è avvenuto. Il bimbo di 6 anni che per una brutta congestione martedì stava annegando nella piscina del Bagno 110 a Riccione, ieri mattina è stato dimesso dall’ospedale di Rimini, dov’era ricoverato. E’ tornato all’hotel Eliseo, dove con i genitori Teklu Netserab e Azeb Teklezghi, da undici anni residenti a Wil in Svizzera, e le due sorelline di 5 e 8 anni stava trascorrendo le vacanze. Il piccolo ha ripreso a giocare per la gioia di mamma e papà, che plaudono all’efficienza e alla prontezza dei servizi riccionesi, dalla spiaggia alla sanità. Tanto più che in un primo momento le condizioni del figlio erano apparse gravi. "Ero accanto a nostro figlio _ racconta la mamma _ l’ho visto cadere in acqua senza più affiorare. Sono stata presa dal panico, mi spuntavano le lacrime nel pensare che stavo rischiando di perdere un figlio. Una signora ha chiamato subito il bagnino Tarcisio Villa, che si è tuffato, prestando un primo soccorso. E’ quindi arrivata l’ambulanza, poi l’elisoccorso, finché i sanitari dopo aver visitato Aleksander, hanno deciso di trasferirlo all’ospedale di Rimini. Noi eravamo spaventati, impauriti, come paralizzati".

Sono stati attimi di fuoco, se fosse successo altrove la vacanza avrebbe rischiato di concludersi in modo drammatico, ma l’efficienza degli interventi ha scongiurato il peggio: "Non abbiamo parole per ringraziate tutti coloro che si sono adoperati con tempismo _ riprendono mamma e papà _. A Riccione è stato offerto l’eccellenza del servizio. Questa è una città sicura". I genitori, di origine eritrea e rifugiati di guerra, erano venuti in riviera altre volte, ma mai a Riccione: "Staremo qui fino a domenica, ma contiamo di tornare ancora", promettono. "Tutta la città, ma soprattutto gli operatori, a partire dagli albergatori dell’Alba hanno espresso solidarietà alla famiglia con vari messaggi circolati nelle chat _ fa sapere Giorgio Fortunato che con la moglie Giulia Pristerà gestisce l’hotel Eliseo _. L’intervento del bagnino, è stato determinante, perché nonostante il bimbo avesse contratto i muscoli, è riuscito ad aprigli la bocca e a liberare l’ostruzione. Villa ha scongiurato la disgrazia. Gli siamo tutti riconoscenti per aver salvato la vita a questo piccolo ospite. La competenza dei nostri operatori fa la differenza per una vacanza sicura a dimensione di famiglia".

Nives Concolino