Rimini, 26 giugno 2022 - Lui non si era presentato al lavoro. Il padre, preoccupato di non vederlo sul posto, prima ha provato a cercarlo più volte al telefono. Quando ha visto che non rispondeva, si è presentato a casa sua. E ha trovato il figlio morto, nell’abitazione. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118, arrivati immediatamente sul posto: purtroppo per Maicol Orlandi (nella foto), 36 anni, non c’era più nulla da fare. La notizia ha fatto subito il giro di Torre Pedrera, dove Maicol viveva.
Sul posto è arrivata anche la Squadra mobile della Polizia. Sul corpo di Maicol nessun segno di violenza. E’ morto da solo. Da quanto trapela venerdì sera Maicol aveva accusato un po’ di febbre. Ora toccherà all’autopsia dover accertare le cause del decesso. Per ora gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi: da un malore improvviso, che non averebbe lasciato scampo al giovane, in quel momento da solo in casa, a un’overdose. Il sostituto procuratore Luca Bertuzzi nelle prossime ore disporrà tutti gli accertamenti del caso, compresi gli esami tossicologici, e probabilmente deciderà anche di sottoporre la salma all’autopsia.
Maicol era un volto molto noto a Torre Pedrera. Aveva un passato da calciatore: da portiere aveva militato in parecchie squadre dilettantistiche della zona, compresa quella del Torre Pedrera calcio. Ma tutta la sua famiglia è molto conosciuta. Una famiglia di lavoratori: Maicol e il padre insieme gestivano una piccola azienda per la vendita all’ingrosso di frutta e verdura, che aveva la sede principale a Cesena. Maicol lascia la compagna e due figli piccoli. La famiglia Orlandi aveva già subito una grave perdita in passato: il fratello di Maicol (era più grande di lui) era morto quando era solo un bambino, cadendo da un albero.