"Non ci danno la casa popolare, ma ne abbiamo diritto"

L’odissea di una famiglia: "Siamo tra i primi in graduatoria, purtroppo non si trova un’abitazione adeguata"

"Non ci danno la casa popolare, ma ne abbiamo diritto"

Silvia Ronchi insieme al marito e alla figlioletta di otto anni

"Da tre anni presentiamo la domanda per avere una casa popolare. Ma ci dicono che a Bellaria Igea Marina non ce ne sono, o quasi, disponibili". E "quelle poche disponibili hanno barriere architettoniche, così che non ci possono venire assegnate, perché mia figlia ha problemi di motricità". La segnalazione è di Silvia Ronchi, che insieme al marito e alla figlia di 8 anni è in lista di attesa per un alloggio. "Attualmente viviamo in un appartamento in affitto di circa 30 metri quadrati, a Igea Marina, che ci costa sui 500 euro al mese – spiega la donna – Stiamo cercando di trovare qualcosa di meglio sul mercato privato. Purtroppo quando capiscono la nostra situazione a volte le cose di complicano". "Dal canto loro gli amministratori vecchi e nuovi – continua – ci invitano ad avere pazienza". "È stato loro spiegato – precisa il Comune – che non ci sono case con le caratteristiche necessarie per la famiglia. Servirebbe un appartamento a piano terra e delle dimensioni adeguate. Comunque decide Acer". "Il problema – continua Ronchi – è che quando ne viene assegnato uno che non le ha, veniamo scavalcati nella graduatoria. Lo scorso anno eravamo al secondo posto, quest’anno finiremo al quarto o forse al quinto. D’altra parte, le case popolari in questione non sono dotate nè di ascensore nè di montascale". La famiglia si è trasferita a Bellaria Igea Marina da 5 anni. "Abbiamo dovuto aspettare di arrivare a 3 anni di residenza – prosegue la donna – per avere la possibilità di fare domanda per la casa popolare. L’abbiamo presentata, ma la situazione non si sblocca. Ci era anche stato detto, lo scorso anno, che ci sarebbe in ballo un progetto per la costruzione di nuove case Erp da parte dell’Acer,, ma naturalmente la cosa non può non avere tempi lunghi". La città è endemicamente sotto soglia quanto a case popolari. "Sia io che mio marito beneficiamo della legge 104, perché seguiamo la bambina. Io sono impossibilitata a lavorare. Abbiamo l’assegno di accompagnamento e l’assegno di inclusione, ma ci serve un alloggio adeguato".

m.gra.