
Ancora tensioni nell’Associazione Alba. Federalberghi smentisce le accuse di intromissione
Non si placano le polemiche sul nuovo consiglio dell’associazione Riccione Alba, dopo l’ingresso di sei membri del cda dell’Associazione Albergatori. Il vicepresidente di Federalberghi, Andrea Ciavatta interviene rigettando le accuse di quanti hanno interpretato questa operazione come un blitz. Intanto nelle le prossime ore si annuncia la costituzione di una nuova associazione. Ciavatta cerca di smorzare i toni, auspicando un ritorno alla normalità: "Quello di martedì non è stato un blitz e Federalberghi non c’entra affatto. Anche nel precedente direttivo dell’Alba c’erano degli albergatori. Molte di queste famiglie vivono e lavorano all’Alba da diverse generazioni e questo dovrebbe bastare a raccontare che persone sono. Il mio auspicio è di ritrovare quanto prima un clima sereno e collaborativo tra tutti. L’unico interesse dev’essere il bene del quartiere che purtroppo sembra sempre più dimenticato". C’è comunque chi ha interpretato l’arrivo in massa degli albergatori come una manovra politica, ma il vice dell’associazione albergatori lo esclude: "Quando siamo stati eletti in Federalberghi, c’era chi diceva: ‘il presidente Montanari e Ciavatta saranno avversari swll’amministrazione comunale’. Qualcuno può dire che sia successo? Il problema è che vogliamo vedere quello che non c’è a tutti i costi".
L’ex presidente di Riccione Alba Daniele Tomassini, dimessosi tre anni fa per entrare in politica, incalza: "Bisogna rimettere al centro il bene dell’Alba e stemperare i toni. Personalmente ho imparato a ignorare gli avvelenatori di pozzi per questo le polemiche non mi interessano. Andrebbe però precisato che l’associazione Alba non ha alcun associato per il 2025. Per questo tutti presenti all’assemblea e tutte le quattordici/quindici persone che hanno dato la loro disponibilità per il direttivo non erano iscritti e non solo gli albergatori. Da sottolineare poi come la grande maggioranza di loro in passato si siano già spesa per il comitato di quartiere. Nessun blitz quindi, solo voglia di dare il proprio contributo. Il fatto che l’associazione non avesse soci ha reso necessario procedere allo scioglimento della stessa e alla costituzione di una nuova che verrà formalizzato nelle prossime ore".
"Di adesioni l’anno scorso ne avevamo raccolte una sessantina, ma i paganti erano stati quindici, quest’anno riconfermati. Come in precedenza avremmo avviato la racconta delle quote in estate per andare incontro agli operatori estivi", precisa il presidente uscente Giorgio Fortunato.
Nives Concolino