
NOI RIMINESI
La maggioranza di solito fa, dove l’opposizione cerca di smontare. Funziona così, almeno nei Paesi con una parvenza di democrazia. Opposizione costruttiva, invocano abitualmente coloro che stanno al governo. Poi quando diventano loro minoranza, si comportano esattamente come quelli che li hanno preceduti. Certo, è piuttosto scocciante avere un cane da guardia attaccato ai polpacci, ma togliere la voce a chi si oppone significa vivere in un regime. E di simili esempi in giro per il mondo ne abbiamo parecchi. Non disturbate il manovratore: suona sinistro, anche se l’eccesso di critica può urtare i nervi. Ma voliamo più basso. Guardiamoci attorno, alle nostre amministrazioni comunali. Sono poche le opposizioni che fanno bene il loro dovere; ogni tanto qualcuno abbaia, ma di cani da guardia contro il potere se ne vedono pochini. Forme più o meno velate di consociativismo, che si traducono in chiave locale in un volemose bene che non è utile neppure a chi comanda. Rompere le scatole è cosa buona e giusta, se non altro per il rispetto dovuto a coloro che hanno votato gli sconfitti. Meglio se fatto con stile e competenza, ma non pretendiamo troppo da questa malconcia classe politica.