"Mai vissuto un Ferragosto così". Gli albergatori assicurano che non è un piangersi addosso, "è veramente complicato quest’anno affrontare questo periodo", ammette Andrea Ciavatta presidente dei Family hotel. Non è il solo a esprimere preoccupazioni su come si è trasformato il periodo della stagione che in passato era una festa collettiva con pienone e richieste in abbondanza. Partiamo dai numeri. "Alla fine la prossima settimana avremo un’occupazione che si aggirerà sul 90%. Rimarranno delle camere libere – prosegue Ciavatta –. I problemi non stanno solo nell’occupazione, ma nella difficoltà nel trasformare le richieste in prenotazioni. Appare evidente che la clientela italiana abbia maggiori difficoltà economiche rispetto al passato. Vengono inviate continue richieste di preventivi a scalare, ovvero si parte da sette giorni, poi cinque, poi tre quando va bene. Un tempo il Ferragosto era una festa collettiva. Questa cosa non la si avverte più. Le priorità sono diventate altre a partire dall’aspetto economico". Le famiglie tirano la cinghia e non sono le sole. È la clientela italiana in generale ad accusare difficoltà nell’affrontare la vacanza. Il periodo centrale del mese non brilla "e segue una settimana, quella attuale, che ha avuto il medesimo andamento". Agosto anomalo anche per Stefano Giuliodori che guida un quattro stelle e un residence. "Ferragosto fiacco. Questa settimana l’occupazione delle camere si attesta su un 80%. La prossima settimana potremo arrivare tra 85 e 90%, ma è il come ci si arriva che fa emergere preoccupazioni. Stiamo facendo offerte nel cuore di agosto. Mai come quest’anno è stato poco richiesto il servizio di ristorante. I clienti preferiscono affittare gli appartamenti, per contenere i costi. Eravamo contenti fino a luglio quando, grazie ai cicloturisti, avevano chiuso i primi sette mesi con un +13%. Ma con un agosto così i conti andranno rifatti. Parlando con altri colleghi di quattro stelle, le difficoltà sono generalizzate".
Anche a occhio nudo in città non si vede il pienone e tanto meno in spiaggia. Con il last minute diversi alberghi potrebbero anche riempirsi, ma le tariffe andranno abbassandosi a scapito della redditività. "Ci ritroviamo con la maggior parte della clientela straniera in pieno agosto – premette Gabriele Leardini del Select –, non era mai accaduto. Un Ferragosto così non l’ho mai visto in 45 anni. Gli italiani sono in sofferenza, da noi mediamente sono appena il 30%. La percentuale di riempimento in queste due settimane centrali potrebbe attestarsi tra l’85 e il 90%, ma con le politiche di prezzo che siamo costretti a fare calano i ricavi per la singola camera". Va meglio invece la terza settimana di agosto. "Sta andando bene e soprattutto crescono le richieste per soggiorni di una settimana" riprende Ciavatta. Per chi lavora con i bike hotel soprattutto stranieri. "Andranno bene settembre, ottobre ed anche novembre" chiude Giuliodori.
Andrea Oliva