"Per quanto riguarda il territorio riminese è improprio parlare di baby gang. Non ci risulta, infatti, la presenza di bande organizzate di giovani dedite ad attività criminali, fenomeno che si riscontra ad esempio in Sud America. Quelli registrati a partire dalla scorsa primavera, e in particolar modo nelle ultime settimane, sono episodi che meritano senza dubbio attenzione, ma slegati tra loro, riconducibili a persone diverse e perpetrati con modalità differenti".
Il colonnello Mario La Mura (foto), comandante provinciale dei carabinieri di Rimini, fa il punto sul tema della sicurezza e sui fenomeni di microcriminalità in Riviera . "A Rimini e Riccione nelle ultime settimane si sono segnalati alcuni casi di aggressione, rapina e furto che hanno coinvolto persone minorenni ma anche maggiorenni, in buona parte italiani di seconda generazione. In numerose occasioni siamo intervenuti con arresti e denunce e altre indagini sono tuttora in corso. Alcuni di questi giovani potrebbero essere definiti dei pendolari e arrivano appositamente in treno, per una serata o due, dalle città del Nord Italia. Spesso i genitori nemmeno sanno della loro partenza e quando vengono a riprenderseli cadono dalle nuvole. Ci sono state alcune risse, spesso per futili motivi, due compagnie che si affrontano per uno sguardo di troppo, che hanno visto protagoniste anche delle ragazze, in genere per questioni di tipo amoroso. L’attenzione dell’Arma su questo fronte è sicuramente massima, così come quella delle altre forze dell’ordine. Da tre settimane a questa parte effettuiamo servizi di controllo coordinato a piedi delle zone più critiche. Presto questi controlli saranno implementati grazie anche all’utilizzo di jeep per il pattugliamento dell’area compresa tra l’arenile e il lungomare. Controlli serrati sono stati compiuti e saranno compiuti anche sulla vendita di alcol ai minori, che spesso è alla base di alcuni comportamenti". Mura si sofferma anche sulle scene viste martedì scorso in occasione della vittoria dell’Italia. "Certe manifestazioni di giubilo sono comprensibili, ma non certo tollerabili. La priorità, in questo caso, è sicuramente la prevenzione: un intervento diretto deve tenere conto anche dei rischi potenziali per le persone presenti. Il messaggio che vogliamo mandare è questo: ragazzi, divertitevi pure, ma fatelo usando il buonsenso e in maniera civile". Altri fronti che vedranno impegnati i militari sono la lotta alla prostituzione, ai pallinari e il controllo di locali e chiringuitos che in alcuni casi violano le normative vigenti, trasformandosi di fatto in vere e proprie discoteche. "Dal 19 luglio al 5 settembre il comando provinciale di Rimini potrà contare anche su 138 unità aggiuntive, che si sommeranno alle 10 messe a disposizione dal comando regionale Emilia–Romagna e ai reparti speciali del Cio".
Lorenzo Muccioli