RITA CELLI
Cronaca

Nessuno sapeva il suo cognome, funerale a sei mesi dalla morte per la signora con la fisarmonica

Santarcangelo: identificata Maria, la donna viveva in una roulotte con il compagno. Era assistita dai servizi sociali. “Chi vuole contribuire, può fare una piccola offerta per i fiori”

Maria Sartori, la sessantenne morta il 7 maggio a causa di un’infezione

Maria Sartori, la sessantenne morta il 7 maggio a causa di un’infezione

Santarcangelo (Rimini), 21 novembre 2024 – L’ultimo saluto a Maria è arrivato. La donna, dall’identità sconosciuta, che si incontrava per piazze e strade in compagnia della sua inseparabile fisarmonica, era scomparsa il 7 maggio scorso, in piena notte, a causa di una infezione non curata a una gamba.

Prima di organizzare i funerali, e dopo un lungo iter burocratico, è stata scoperta la sua vera identità e sono stati contattati i familiari. Maria viveva a Santarcangelo in via Ceccarino (vicino al campo dei Mutoid) in una roulotte parcheggiata nel giardino di una casa diroccata, di proprietà del compagno. Originaria del Sud, aveva più di 60 anni e viveva nella città clementina da oltre 20.

Era facile incontrarla in centro mentre cantava e suonava la fisarmonica in piazzetta Molari. Ma si era esibita tante volte anche a Rimini e in altre zone. Attraverso indagini delle autorità competenti, oggi la vera identità è stata rivelata: si chiamava Maria Sartori. E così si è risaliti anche alla famiglia. Al momento della scomparsa, i carabinieri giunti sul posto avevano trovato un ambiente fatiscente e in scarse condizioni igienico-sanitarie.

Una situazione che ha portato Maria a morire per setticemia. Anche la vita di Maria era ai margini. Di lei non si sapeva né il nome completo né l’età (non aveva mai avuto i documenti). Il compagno Luciano, insieme alla comunità santarcangiolese, ha annunciato i funerali della donna, in programma martedì alle 10 alla Chiesa del Suffragio.

“Maria ritrovò a Santarcangelo serenità e colore per la sua fantasia. Un’inseparabile fisarmonica l’accompagnò sino all’ultimo giorno – c’è scritto sul necrologio –. Chiunque volesse donare una piccola offerta per fiori e opere di bene, potrà recarsi alla Pro Loco Santarcangelo (via Battisti 5) fino a lunedì”.

La comunità di Santarcangelo è sempre stata unita per il bene di Maria e del suo compagno. La loro situazione era nota e seguita da tempo dai servizi sociali. La scelta di vivere in una roulotte nel terreno di proprietà del compagno era riconducibile a una complessa situazione famigliare. Una coppia ai margini, ma a cui l’aiuto non è mai mancato: a loro venivano pagate utenze, ricevevano buoni spesa e pacchi alimentari, il reddito di cittadinanza e l’assegno di inclusione.

Entrambi hanno sempre potuto contare sulla solidarietà di tanti santarcangiolesi. “L’amministrazione come tutta la città, commossa dalla notizia della sua scomparsa, può finalmente tributare l’ultimo saluto a Maria – dicono dall’amministrazione – una persona che a Santarcangelo tutti conoscevano e che viene ricordata con grande affetto”.