"Nel mio show prendo in giro anche i talent"

Andrea Vasumi protagonista stasera all’House of rock con lo spettacolo Comix Factor: con lui sul palco Sasà Spaziano .

"Nel mio show prendo in giro anche i talent"

Il comico Andrea Vasumi

Con la sua verve, Andrea Vasumi approda a Rimini con Comix Factor, divertente e irriverente show talent. Il cabarettista, comico e monologhista, volto noto di Zelig, alle 21,15 sarà sul palco dell’House of rock, in via Pomposa 55, con Sasà Spaziano presentatore dell’esilarante serata.

Cos’è Comix Factor?

"È una sorta di presa in giro dei vari talent show come X Factor, Italia’s Got Talent e Tu si que vales, in chiave comica. Io e Sasà siamo i padroni di casa, lui come presentatore, io come capo della giuria di esperti, tutti comici, con un po’ di esperienza alle spalle. Insieme valutiamo quanti vogliono mettersi in gioco, non solo amici, ma anche chi vuole provare a far ridere e avere consigli da professionisti, che possono dire con gentilezza se è il caso di continuare o di lasciar perdere. I più validi li facciamo tornare".

Come ci si candida?

"Ci possono contattare attraverso il locale o sui social, Facebook e Instagram. Questo ci consente di vedere in anticipo le proposte, che devono essere basate sulla comicità. Prendiamo tutti, dal barzellettiere all’imitatore, ci sta anche la canzone comica, il monologo, qualsiasi cosa che faccia ridere o che si pensa possa far ridere".

È un nuovo format?

"L’abbiamo proposto per la prima volta due domeniche fa, continueremo a presentarlo sperando che cresca con tanta gente desiderosa di salire sul palco per far trascorrere al pubblico un’ora e mezzo di puro divertimento in allegria".

Cos’altro sta facendo?

"Siamo ripartiti con Osteria Giacobazzi, spettacolo nel quale simuliamo l’osteria di un tempo con Giacobazzi capocomico e io suo aiutante. Sul palco ci sarà una decina di tavoli con ospiti che vengono a trovarci e che mentre ci esibiamo mangiano due salumi e bevono un bicchiere di vino. Faremo una quarantina di date. Nel cast con noi ci sono anche i Masa, Franco Trentalance e Alberto Caiazza".

Da cosa nasce la sua verve tanto amata dal pubblico?

"Secondo i miei genitori è innata. Fin da piccolo ero quello che faceva ridere. Anche in classe, quando m’interrogavano, dovevo essere quello che pur di evitare l’interrogazione faceva ridere la maestra o i professori. E poi sono romagnolo, di Forlì, e qui questa verve l’abbiamo dentro".

A quando risalgono le sue prime performance?

"Alla metà degli anni Ottanta, da ragazzo. I miei genitori lavoravano, così ho avuto la fortuna di trascorrere le vacanze estive coi nonni in campeggio tra Milano Marittima e Cesenatico, dove facevamo delle sfide tra campeggiatori. C’era chi cantava e chi imitava, io mi sono messo in gioco con le scenette di Carlo Verdone. A inizio anni Novanta ho cominciato a scrivere i primi monologhi e a fare concorsi. Andavano bene e la gente rideva, così ho deciso di fare il comico".

Nives Concolino