REDAZIONE RIMINI

Negoziante preso a pugni: "Massacrato per tre euro"

Feroce rapina nel minimarket della famiglia Zhang, in viale Principe Amedeo. Arrestato un 21enne marocchino: voleva rubare patatine e aranciata.

Jie Zhang (il primo da destra) insieme alla madre e al padre

Jie Zhang (il primo da destra) insieme alla madre e al padre

Rimini, 21 novembre 2024 – "Quel ragazzo non si è fatto scrupoli. Ha messo le mani addosso ad un anziano, come mio padre, che tra l’altro soffre anche di problemi di salute. Tutto per pochi euro di merce". È sconsolato Jie Zhang, 26 anni. Suo padre, titolare del minimarket Asia di viale Principe Amedeo, nella zona del grattacielo, ha un occhio completamente nero per via delle botte e non si è ancora ripreso del tutto dalla brutta aggressione subita lunedì scorso, nel pomeriggio.

Il negozio della famiglia Zhang è stato preso d’assalto da un cittadino marocchino di 21 anni, residente a Forlì, con precedenti per resistenza a pubblico ufficiale. Al momento si trova in carcere, in attesa di comparire davanti al giudice per l’udienza di convalida, in programma oggi. È stato fermato poche ore dopo la violenta rapina alla stazione dei treni e arrestato dai carabinieri. Il padre di Jie, che ha 64 anni ed è il titolare del minimarket, è finito in pronto soccorso, venendo poi dimesso con una prognosi di 10 giorni.

L’allarme è scattato attorno alle 14, quando il malvivente è entrato nel negozio iniziando a girare tra gli scaffali con aria sospetta. Ha preso un pacchetto di patatine e una lattina di aranciata (valore: 3 euro e 50 centesimi) e ha cercato di nasconderli sotto la felpa, uscendo senza pagare. Il titolare si è avvicinato chiedendogli di riconsegnare la merce. Il 21enne a quel punto ha perso completamente la testa. Ha colpito con cinque pugni in faccia il padre di Jie, facendogli quasi perdere i sensi. Poi, non contento, ha colpito anche sua madre, intervenuta in soccorso del marito, con un pugno in testa.

Dopo di che si è dato alla fuga, scappando con la refurtiva in direzione della stazione. Qui ha cercato di rubare una bicicletta, ma è stato notato e fermato dagli agenti della polizia ferrovia. Nel frattempo il titolare del minimarket aveva già allertato i carabinieri.

I militari dell’Arma, grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza, erano già in possesso di un identikit del 21enne. Così non è stato difficile collegare il giovane fermato alla stazione dalla Polfer con l’autore della feroce rapina. È emerso inoltre che lo straniero, nel corso delle ore precedenti, avrebbe cercato anche di rubare uno scooter, poi abbandonato al parco Cervi, e di sottrarre della merce dal Tigotà, venendo però allontanato dal personale di sicurezza.

"Quel ragazzo poteva benissimo andarsene senza ridurre così mio papà per un’aranciata e delle patatine. Mi auguro che il suo gesto non resti impunito" conclude Jie Zhang.