Motoseghe in viale Ceccarini e in centro

Pini a rischio crollo, si parte a fine mese. In viale Corridoni otto alberi da abbattere, ma prima in Comune vogliono un piano del verde

Motoseghe in viale Ceccarini e in centro

Pini a rischio crollo, si parte a fine mese. In viale Corridoni otto alberi da abbattere, ma prima in Comune vogliono un piano del verde

Altri pini cadranno sotto i colpi delle motoseghe. Il piano del Comune prosegue e la ditta Coop 134, che lavora su indicazione di Geat, ha attenuto l’autorizzazione a occupare le aree di viale Ceccarini alta, sul lato Rimini tra i viali Mazzini e Crispi, per abbattere piante che rientrano nel piano degli abbattimenti approvato dal municipio. Sono oltre 170 le piante a rischio lungo i viali in città. Da mesi sono arrivati gli operai per tagliarle ed eliminare il rischio. Dove non sono arrivate le motoseghe ci hanno pensato le stesse piante a crollare al suolo, come accaduto di recente in via Panoramica e lungo viale Dante. Ora si parla di viale Ceccarini alta, nella zona della pista ciclabile lato Rimini. La Coop 134 ha ottenuto l’autorizzazione a recarsi sul posto occupando le aree dal 28 di ottobre al 18 di novembre. In questo lasso di tempo potrà occupare anche le aree in viale Corridoni, sempre per abbattere dei pini. Ma da quanto spiegano dal municipio, al momento i pini di viale Corridoni verranno risparmiati. Si tratta di rimandare una decisione insindacabile perché dalle verifiche fatte sugli alberi, i pini in questione non sarebbero ‘recuperabli’. Non possono essere salvati, dunque andrà eliminato il rischio crollo, cosa che le attività in viale Corridoni conoscono bene dopo il pino che si è accasciato sui tavolini di un locale lo scorso anno. Lungo il viale in zona centrale sono ben 8 quelli che andranno abbattuti, e fanno per lo più parte di un unico filare. Il taglio è stato rimandato perché in municipio vogliono prima avere in mano un piano di ripiantumazioni che consideri l’intero viale, così da poter programmare il futuro verde del Corridoni. Ma per evitare inutili rischi caduta non potranno attendere troppo.

Andrea Oliva