È un vuoto incolmabile, improvviso. Tremendo. Quello che si è squarciato nella comunità bellariese con la scomparsa di Igor Rossi: il 53enne che ha perso la vita in casa improvvisamente la scorsa notte per cause ancora tutte da definire. Igor lascia una moglie, due figli e un’intera città in lutto, che ha voluto bene al suo figlio fino all’ultimo resprio. Igor era una persona che aveva dato tanto, sia a Bellaria che a Rimini: sia nelle vesti da infermiere sia come volontariato della croce rossa. Senza dimenticare la sua missione nella comunità della chiesa del Sacro cuore di Bellaria.
"Era una persona disponibile e capace di relazione", lo ricorda Don Antonio. Igor insomma c’era sempre per tutti, o come avrebbe detto il filosofo Sartre, era un "essere per gli altri". La sua è stata una morte improvvisa e inaspettata che ha lasciato tutti senza parole. Non sono ancora stati programmati tuttavia i funerali di Igor, in quanto si attende ora l’esito dell’autopsia disposta sul corpo per accertare le cause del decesso.
Ma nell’attesa questa sera a Bellaria monte ci sarà in suo ricordo una veglia di preghiera alle 20.30. Infatti in queste ore sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati. "Ci lascia una persona che fra lavoro, parrocchia e volontariato è sempre stato disponibile per tutti – evidenzia il sindaco Filippo Giorgetti –. Proviamo tanto sgomento per questa perdita. Mancherà a tutti noi il suo splendido modo di fare. Igor era veramente un esempio concreto di coesione sociale". Parole di ricordo e affetto arrivano da un altro suo amico, il vicesindaco Francesco Grassi: "Con Igor condividevo due passioni: il tifo per il Milan e la manifestazione del campo lavoro. Lui era una persona dall’animo generoso, non diceva mai di no ad una richiesta di aiuto. Si spendeva sempre per gli altri e per la causa. Era un punto di riferimento per tutti".
A ricordare l’amico Igor è anche l’accolito dell’unità pastorale di Bellaria Mauro Casadei: "abbiamo collaborato insieme per anni per eventi benefici per le persone più sfortunate. In comunità si adoperava in ogni per dare una mano, dal preparare il cibo, all’organizzazione, cercava sempre di strappare un sorriso. Igor aiutava tutti e durante l’alluvione dell’anno scorso non è stato da meno".
Aldo Di Tommaso