Trento, 30 ottobre 2024 – C’era qualcuno nella stanza del residence ‘Le Rose’ di Rimini dove fu ritrovato il corpo di Marco Pantani. Lo hanno dichiarato due agenti della polizia scientifica, sentiti come testimoni dalla Procura di Trento nell’inchiesta per associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine.
I due poliziotti la sera del 14 febbraio del 2004 erano stati incaricati di effettuare rilievi nella struttura ricettiva ora demolita: ai magistrati hanno raccontato di aver ricevuto disposizioni da due persone entrate per prime nella stanza “di aspettare fuori”. La circostanza è sembrata “strana” ai due testimoni: è risaputo infatti che sul luogo del delitto i primi ad entrare devono essere gli operatori della scientifica. Il rischio è quello di contaminare la scena.
Cosa successe davvero a Madonna di Campiglio?
Sarebbero 10 le persone già ascoltate dalla procura che ha riaperto le indagini sulla clamorosa esclusione del Pirata al Giro d’Italia del 1999, dopo un test antidoping fallito a Madonna di Campiglio (tasso di ematocrito troppo alto, 52% quando il consentito che era del 50% e la tolleranza dell'1%). Al centro dell’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Sandro Raimondi, e affidata alla pm Patrizia Foiera, un presunto giro di scommesse manovrato dalla camorra che puntava ad evitare la vittoria del campione di Cesenatico nella classifica finale.
La famiglia del campione sostiene da sempre che quel giorno di giugno ci sia stato un complotto per far risultare Pantani positivo e che la sua morte cinque anni dopo sia collegata alla presenza di altre persone nel residence riminese.