REDAZIONE RIMINI

Morta in casa di riposo "Fare luce sul caso, sicurezza e vigilanza sono le priorità"

Cgil, Cisl e Uil: "La vicenda di Maria Rosaria Onorati deve rappresentare un campanello d’allarme per rafforzare le norme di salvaguardia nelle strutture dedicate all’assistenza agli anziani" .

Morta in casa di riposo  "Fare luce sul caso,  sicurezza e vigilanza  sono le priorità"

Morta in casa di riposo "Fare luce sul caso, sicurezza e vigilanza sono le priorità"

"Verifiche immediate sulle norme di sicurezza". E’ la richiesta arrivata dai sindacati - Cgil, Cisl e Uil di Rimini - a seguito della notizia della morta di Maria Rosaria Onorati, la donna riminese di 76 anni affetta da demenza caduta con la carrozzina dalle scale del secondo piano della casa residenza per anziani Quisisana. Le organizzazioni sindacali esprimono anzitutto "le condoglianze alla famiglia della vittima". Contemporaneamente Cgil, Cisl e Uil "confidano che le autorità competenti condurranno un’indagine approfondita che farà piena luce sulla tragedia e stabilirà eventuali responsabilità legate alla sicurezza e alla vigilanza nella struttura Quisisana. L’obiettivo è garantire che ogni ospite delle case residenza per anziani possa vivere in un ambiente sicuro, rispettoso ed accogliente". "La sicurezza degli ospiti nelle case residenza per anziani non può essere sottovalutata - aggiungono i sindacati - È fondamentale garantire che le strutture siano dotate di tutte le misure necessarie per prevenire incidenti simili. La vigilanza e l’assistenza devono essere continuative e attente, soprattutto quando si tratta di anziani con particolari esigenze di salute e mobilità ridotta. È fondamentale che i comuni che concedono in gestione strutture e servizi, si assumano la responsabilità dei controlli, poiché troppo spesso si viene a conoscenza di carenze o problematiche solo dopo che gli incidenti sono già accaduti, e questo non è più accettabile". La vicenda al momento è sotto la lente di ingrandimento della polizia di Stato, intervenuta sul posto per svolgere i rilievi e ricostruire la dinamica dei fatti, con il coordinamento della Procura di Rimini. Stando a quanto emerso, la 76enne era entrata nella struttura il 19 luglio usufruendo dei soggiorno di sollievo messi a disposizione dal Comune di Rimini. La 76enne si trovava sulla carrozzina all’interno della sua stanza al secondo piano, situata proprio accanto alle scale, con la porta aperta. Non è chiaro cosa sia successo a quel punto. I dipendenti della struttura hanno sentito del rumore e quando sono accorsi hanno trovato la signora riversa sul pianerottolo situato a metà della rampa di scale, con la carrozzina ribaltata". I responsabili della Quisisana si sono messi a "disposizione della magistratura, pronti a collaborare per fare luce su quanto accaduto. E’ un incidente gravissimo del quale non ci capacitiamo, anche perché il nostro personale è super qualificato e i nostri ospiti accuditi con grande cura".