Lavori in corso in vista dell’intervento di ripascimento che dovrà ripristinare il profilo degli arenili sui sette chilometri di spiaggia di Bellaria Igea Marina. Insieme al ‘ricaricamento’ delle scogliere, col posizionamento di nuovi massi ciclopici nei pericolosi varchi che si sono creati negli anni, servirà la ricollocazione della sabbia erosa da burrasche e mareggiate, a cura della Regione Emilia Romagna: opera fondamentale per l’economia turistica. Gli operatori balneari chiederanno alla Regione un intervento supplementare: "L’auspicio e la nostra richiesta agli enti preposti, nell’incontro che faremo nelle prossime settimane – spiega il presidente della Cooperativa bagnini Paolo Rinaldini – è che si intervenga anche per ripianare, e portare a livello, i due lunghi avvallamenti, per non dire vere e proprie buche, che negli ultimi anni si sono prodotti in due zone del nostro arenile, Cagnona e porto lato Igea". Due di quelle da sempre più vulnerabili al fenomeno erosivo: Bellaria Cagnona e Igea, dal porto fino quasi al centro. Una dozzina di stabilimenti balneari complessivamente, davanti alle cui spiagge il livello del mare è più profondo della media. Niente di paragonabile alla voragine che, sempre in zona Cagnona, circa 15 anni fa costrinse i marinai di salvataggio di allora a fare gli straordinaria per l’intera stagione estiva, con interventi a raffica per ‘tirare su’ bambini e adulti.
"Comunque un lavoro che chiederemo venga fatto – continua Rinaldini –. E anche che vengano effettuate verifiche sulle possibili cause degli avvallamenti marini stessi". I bagnini sono anche sul chi va là per l’intervento di prolungamento del molo portuale lato Igea Marina: "Si dovrà monitorare la spiaggia a nord del porto per verificare che il nuovo braccio per la messa in sicurezza del porto non provochi ulteriore erosione". Un’eventualità che è stata ripetutamente esclusa dal progettista, ingegner Alessandro Mancinelli, e verificata nei diversi confronti fatti prima dell’ok definitivo con la Regione stessa. Ma i bagnini chiedono ovviamente riscontri a intervento concluso. Nel frattempo sono già in corso da giorni, nella zona colonie di Igea, i lavori a cura di Hera con macchinari specifici per separare ‘il grano dal loglio’, ovvero la sabbia da legname e rifiuti vari, in modo di poterla poi utilizzare per il ripascimento nei prossimi mesi. L’ultimo grande intervento sull’arenile si è svolto nel 2022, con 1,5 milioni di metri cubi di sabbia collocati sull’intera costa regionale. Era il cosiddetto ‘Progettone’.
Mario Gradara