Rimini, 1 dicembre 2024 – "Noi andiamo avanti con i monopattini. E attendiamo i decreti dei ministeri". L’assessore comunale alla Mobilità, Roberta Frisoni, tira dritto. Le nuove modifiche al codice della strada mettono in dubbio il futuro del servizio a noleggio offerto in città con il free floating (flotte libere). "Il servizio in questo momento è in corso e va avanti. Prima che vengano applicate le modifiche al codice della strada bisogna attendere che la legge venga pubblicata in Gazzetta ufficiale. Ma anche allora dovremo attendere i decreti attuativi, dunque rimaniamo in attesa". Capire se la prossima estate continueremo a vedere i monopattini sfrecciare sul lungomare resta un rebus affidato ai ministeri che dovranno emanare i decreti attuativi dopo l’avvenuta approvazione della legge da parte del Parlamento.
"Vedremo cosa accadrà. Tre sono i punti che renderebbero il servizio di sharing problematico. Il primo è la targa, ma su questo deve esprimersi il ministero dei trasporti e si attende di capire se ci saranno modifiche o meno al testo. Altro tema è l’assicurazione obbligatoria, ma su questo non vedo rischi visto che i vettori a cui viene affidato il servizio di free floating sono assicurati. Altra questione è quella relativa al casco obbligatorio. Qui possono sorgere problemi nel conciliare la norma a un servizio libero. Per altro diviene complicato pensare di attrezzare i monopattini con elementi che possano accogliere un casco perché ci sarebbero vincoli normativi su questi mezzi". Ed eccoci tornati al punto di partenza: vedremo i monopattini di Lime e Bit sfrecciare sul lungomare la prossima stagione? Il punto interrogativo rimane, ma i gestori del servizio non sono affatto disposti a darsi per vinti. Alessio Raccagna, responsabile per le comunicazioni istituzionali per l’area del Sud Europa di Lime, si è detto fiducioso. Per Raccagna superare l’ostacolo targa potrebbe non essere complicato perché c’è già una sentenza della Corte di giustizia europea che parla di targa per veicoli con velocità superiori a 20 chilometri orari, dunque superiori a quelle dei monopattini delle flotte libere. Il vero ostacolo resta il casco e su questo si rimane in attesa dei decreti ministeriali.
"Non trovo coerente la legge approvata – riprende l’assessore Frisoni –. Se vogliamo parlare di sicurezza allora viene logico pensare alla riduzione della velocità, cosa che noi abbiamo fatto fin da principio, dal 2019, quando abbiamo puntato sul servizio. Tant’è che in centro storico i monopattini delle flotte libere hanno velocità ridotte a 6 chilometri orari, mentre sul lungomare possono arrivare al massimo a 15. Riteniamo che questo servizio di mobilità sia molto importante. Sarebbe stato opportuno regolare l’utilizzo dei monopattini, ed invece si è proceduto con modifiche apportate al codice della strada senza considerarne le importanti ricadute. Non vedo la coerenza, come non la vedo nell’alzare le sanzioni per chi infrange i limiti di velocità, ma allo stesso tempo porre molti più vincoli ai Comuni per piazzare autovelox nelle aree urbane". Andrea Oliva