Non era solito ad atti di violenza nei confronti delle donne il cesenate di 31 anni, ma residente in provincia di Rimini, che proprio nei giorni scorsi è stato colpito dal divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico alla propria ex compagna. L’uomo, infatti, era già noto alle forze dell’ordine e autorità giudiziaria poiché già iscritto nel registro degli indagati per una tentata violenza sessuale che il 31enne avrebbe compiuto a gennaio di quest’anno. L’uomo – che alla propria compagna aveva detto in un audio di minacce: "Io gioisco ad ogni femminicidio, ogni volta che esce io spero che sia a Rimini" – mentre già era legato sentimentalmente alla sua ultima vittima, con la quale ha anche un figlio, sarebbe stato protagonista anche di un altro atto violento contro le donne.
Nello specifico, si tratta di una denuncia pendente presentata da una infermiera di 27 anni – difesa dall’avvocato Piero Venturi – che all’ospedale di Rimini lo scorso gennaio aveva preso in carico proprio il 31enne della provincia Riminese, il quale si era presentato in pronto soccorso in stato di alterazione psicofisica per l’assunzione di un mix di alcol e sostanze stupefacenti. L’uomo in quell’occasione aveva riferito ai medici di aver bevuto grappa e poi assunto cocaina e proprio a causa del suo forte stato di agitazone i sanitari avevano avuto grandi difficoltà nel visitarlo. Secondo le ricostruzioni poi, era stato proprio mentre la giovane infermiera stava cercando di eseguire un prelievo di sangue che il 31enne improvvisamente l’aveva afferrata con violenza per il collo, per poi tirarla verso di sé per cercare di baciarla con la lingua e poi leccarla nelle parti intime.
In quell’occasione, la giovane vittima era riuscita a sottrarsi alla presa del 31enne, prima di somministrare un calmante al paziente esagitato. Dopo quell’episodio, proprio la infermiera aveva deciso di denunciare l’accaduto al posto di polizia dell’Infermi e nei confronti del 31enne era scattato il procedimento a piede libero per tentata violenza sessuale. Le indagini del caso, coordinate dal pm Davide Ercolani che è titolare anche del fasciolo per maltrattamenti sulla compagna a carico del 31enne, ora ha quindi concluso l’inchiesta per violenza sessuale nei confronti dell’uomo che si trova già sottoposto al divieto di avvicinamento nei confronti della propria ex. Ora il prossimo passo di questo stralcio di procedimento verso il misogino sarà la richiesta di rinvio a giudizio. Mentre è del tutto aperta invece la più recente inchiesta per mlatrattamenti sulla compagna, ripetutamente vessata dal 31enne, anche sotto effetto di stupefacenti, con frasi del tipo: "Voi donne fate talmente schifo che non servite a niente in questo mondo".