Con la scusa di restituirle 500 euro frutto di un vecchio debito, convince la sua ex fidanzata ad incontrarlo in hotel. Ma non appena la ragazza si presenta, scatta l’aggressione brutale con tanto di coltello e pistola. Mattinata davvero concitata quella di lunedì scorso in un albergo di Rivazzurra dove la giovane vittima ha passato alcuni minuti di autentico terrore. Un 22enne albanese è finito in manette in quanto accusato di maltrattamenti in famiglia ed è stato denunciato per minacce aggravate. La polizia di Stato, intervenuta sul posto, ha inoltre arrestato un altro cittadino albanese di 21 anni, amico del primo, in quanto trovato in possesso di una pistola carica. Tutto comincia nel momento in cui la ragazza viene contattata dall’ex fidanzato. La loro relazione è terminata già da un po’ ma il giovane si dice pronto a restituirle 500 euro che lei gli aveva prestato tempo prima. Per precauzione, la ragazza decide comunque di presentarsi all’appuntamento in compagnia di un’amica, il cui fidanzato si trova già nell’albergo. Una volta in camera, chiede al 22enne di tirare fuori il denaro e di consegnarglielo, ma quello comincia a dare in escandescenza.
Come una furia, si avventa sull’ex compagna, la afferra per il collo e la colpisce ripetutamente con calci e schiaffi, nonostante l’intromissione dell’amica e del fidanzato di quest’ultima che cercano in tutti i modi di dividerli per evitare conseguenze peggiori. A un certo punto il 22enne, ormai del tutto fuori controllo e completamente accecato dalla rabbia, tira fuori dalla tasca dei pantaloni un coltello e lo usa per tagliare una ciocca di capelli della giovane. Non pago, esce sul terrazzo e si fa addirittura consegnare una pistola dalla persona che si trova nella stanza accanto. Pistola con la quale torna nuovamente in camera per minacciare la ragazza. Quest’ultima riesce fortunatamente a fuggire dalle grinfie del suo aguzzino e corre disperata a chiedere aiuto, venendo quindi portata in ospedale a farsi medicare. Parte la segnalazione alla Questura che manda sul posto le pattuglie della polizia di Stato. Il 22enne viene arrestato e lo stesso succede all’altro albanese, che aveva riposto la pistola - con un proiettile in canna - in un armadio.