Rimini, 2 agosto 2019 - Armato di una sega elettrica ha minacciato di fare a pezzi il medico che l’aveva operato. Momenti di paura, ieri mattina, alla clinica Montanari di Morciano, dove un uomo ha fatto irruzione urlando che voleva ammazzarlo. Oltre alla sega aveva con sè anche due coltelli.
Fuggito prima dell’arrivo dei carabinieri, è stato bloccato poco dopo all’interno del bagno del supermercato Diamante di Cattolica, dove si era rifugiato. I militari della Tenenza sono riusciti a disarmarlo prima che accadesse il peggio e l’hanno affidato alle cure degli operatori del 118 che l’hanno portato in ospedale.
Protagonista del pandemonio, un 60enne napoletano, da una vita residente a Cattolica. In questo periodo si trova agli arresti domiciliari per avere messo a segno una serie di furti. Il giudice gli ha concesso però il permesso di sottoporsi alle medicazioni, dopo un intervento a cui è stato sottoposto. Intervento che l’uomo ha fatto appunto alla clinica Montanari, ed è lì che si è presentato l’altro pomeriggio, verso le 15,30.
Lo vedono entrare come un fulmine, in mano ha una specie di coperta, e gli addetti alla reception si accorgono con orrore che da sotto la coperta spunta una sega elettrica. L’uomo comincia a inveire contro il professore che l’ha operato, pretende di vederlo subito, ma il medico non è in sede. Ed è a quel punto che esplode. Continua a urlare che vuole vedere il professore.
«Lo ammazzo – grida – lo faccio a pezzi». La gente è impietrita, nessuno si azzarda a muovere un muscolo, soprattutto quando l’uomo estrae il coltello. Qualcuno però ha già chiamato i carabinieri, e intuendo che stanno per arrivare, l’esagitato infila la porta e si allontana in fretta. Lo vedono prendere l’autobus e sparire dalla circolazione.
I militari di Morciano e di Cattolica arrivano un attimo dopo, sanno già con chi hanno a che fare e non ci mettono molto a sapere che è stato visto entrare nel supermercato Diamante. Si precipitano lì, scoprendo che si trova all’interno dei bagni. L’uomo estrae di nuovo il coltello, urla contro i militari, ma un attimo dopo è steso a terra immobilizzato. Le divise capiscono che è fuori di testa e chiamano l’ambulanza, e dopo averlo denunciato lo affidano ai sanitari del 118.